weekend-a-venezia:-10-cose-imperdibili-da-fare-o-vedere

Un weekend a Venezia è sempre una buona idea, c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere o un segreto da scoprire. Ma spesso la meraviglia del perdersi tra le calli, vagando senza sapere esattamente dove si stia andando, prevale sull’urgenza di raggiungere la meta prefissata. La bellezza di Venezia è tale che a volte si viene sopraffatti e la quantità mastodontica di musei e spazi culturali – è la città italiana con la concentrazione più alta in proporzione alla sua dimensione – rendono difficile scegliere tra una o l’altra cosa.

Abbiamo pensato di suddividere alcuni suggerimenti per categorie, così da incanalare gli interessi e di unire alcune tappe più classiche e conosciute ad altre più da «vita reale veneziana», come andare al mercato di Rialto il sabato mattina per poi andare a bere l’aperitivo in una cicchetteria vicino, oppure per fare un giro nelle librerie frequentate dai veneziani.

In questa gallery 10 cose imperdibili da fare un weekend a Venezia.

  • La concentrazione di musei a Venezia è altissima ce ne sono così tanti che è sempre difficile scegliere quale visitare....

    REDA&CO/Getty Images

    Una giornata dedicata ai musei

    La concentrazione di musei a Venezia è altissima, ce ne sono così tanti che è sempre difficile scegliere quale visitare. Questi mesi invernali sono per quasi tutte le istituzioni di riposo, in attesa di aprire con le nuove mostre tra marzo e aprile (in concomitanza con l’inizio della Biennale – quest’anno di architettura). Imperdibile e bella da visitare anche anche se già la si conosce è la sede della Peggy Guggenheim Collection, a Dorsoduro, dove oltre alla splendida collezione permanente, inizierà il 1° aprile una mostra dedicata a Edmondo Bacci. Riaperto lo scorso anno e ancora poco conosciuto, ma straordinario è il Museo Fortuny, dedicato al genio creativo omonimo che scelse Venezia per dare vita alle sue meravigliose creazioni (lampade, tessuti, scenografie…). Palazzo Grassi e Punta della Dogana apriranno, rispettivamente il 12 marzo con Chronorama. Tesori fotografici del 20° secolo e Icones il 2 aprile. Ha appena inaugurato invece De’ Visi Mostruosi e Caricature. Da Leonardo Da Vinci a Bacon a Palazzo Loredan, promossa dalla attivissima Fondazione Giancarlo Ligabue, un percorso affascinante, che individua una linea di continuità settentrionale dalle teste caricate e grottesche di Leonardo alle caricature di Anton Maria Zanetti e Giambattista Tiepolo e in cui saranno esposti per la prima volta in Italia alcuni fogli della Collezione del Duca di Devonshire.

  • Fuse

    Un sabato da Veneziani

    La spesa a Venezia si fa al mercato di Rialto, almeno quella di frutta e verdura e del pesce. Appuntamento, allora, carretto alla mano, al proprio banco di fiducia per comprare frutta e verdura di stagione. Da sapere che i fagiolini qua vengono chiamati tegoline, i piattoni spadoni e i broccoli amorini. Anche spostandovi al banco del pesce potrebbe servire il dizionario: i peoci sono le cozze, i caparossoli le vongole veraci mentre le bevarasse sono le vongole più piccoline e chiare. Finita la spesa ci si ritrova in un’osteria o cicchetteria per un aperitivo. La nostra preferita è All’Arco dove assaggiare i cicchetti più buoni di Venezia, preparati da Matteo. Se la giornata inizia a Rialto, spesso per i Veneziani finisce in piazza San Marco, anzi piazzetta dei Leoncini al bar Ai do leoni, un piccolo locale gestito da due fratelli, Gianluigi e Simone, con ottima musica e cocktail (da provare l’Egiziano, una rivisitazione dell’Americano) e sempre qualcuno con cui scambiare due parole.

  • KavalenkavaVolha

    Da una chiesa all’altra, una continua meraviglia

    Le chiese di Venezia sono dei musei, ma sono 137, per cui bisogna fare una scelta e decidere quale vale la pena visitare. Due chiese straordinarie di Venezia sono l’immensa Basilica dei Frari e quella della Salute, fatta costruire nel XVII secolo come preghiera e ringraziamento alla Madonna per aver salvato la città dalla peste. Al suo interno la basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari custodisce opere straordinarie come la Madonna con bambino e santi di Bernardino Licinio o il Monumento a Canova. Ma bellissima, per noi, è anche la chiesa di Santa Maria dei Miracoli che davvero, come per miracolo, sembra galleggiare sull’acqua: è uno scrigno ricoperto di lastre di marmo che risale al Quattrocento. L’edificio fu realizzato per custodire un’immagine della Vergine con Bambino considerata miracolosa e oggi ritenuta bene augurante dalle spose. Grande sorpresa è la chiesa di San Pantalon dove si può ammirare il quadro più grande del mondo. Quello che sembra un affresco sul soffitto, è in realtà un dipinto mastodontico (40 tele unite fra loro) di 443 mq e raffigura Il martirio di San Pantaleone. Infine altra chiesa che porta con sé un pezzo di storia veneziana è San Pietro di Castello, antica sede vescovile, dal 1451 fu sede del Patriarcato di Venezia e, fino al 1807, cattedrale della città (prima di San Marco).

  • denizunlusu

    Scoprire alcuni tesori poco conosciuti

    Poco visitata, rispetto alla vicina basilica di San Marco, la chiesa di San Zaccaria custodisce un piccolo tesoro al suo interno. La sua cripta, seppure spoglia, è sotto il livello del mare quindi quasi sempre sott’acqua. Nei giorni di acqua alta potrebbe non essere possibile accedervi. Poco distante si trovano altri due luoghi speciali. Uno è il Palazzo Querini Stampalia, sede dell’omonima Fondazione voluta nel 1868 dal conte Giovanni, che moriva l’anno successivo senza eredi diretti. La Biblioteca è di carattere generale e mette a disposizione del pubblico circa 400mila volumi e le sue sale sono aperte secondo la volontà del fondatore fino a mezzanotte e anche nei giorni festivi. Nel corpo del palazzo cinquecentesco risalta al piano terra l’area restaurata nel 1963 dall’architetto veneziano Carlo Scarpa. A pochi passi, nascosto in una calle stretta, si trova il Museo di Palazzo Grimani, una perla rinascimentale, riccamente decorato con stucchi e affreschi da artisti come Giovanni da Udine, Francesco Salviati e Federico Zuccari. La sala più sorprendente è la cosiddetta Tribuna, non si può togliere il piacere della sorpresa in questo caso, ma davvero vale la pena andarci. Infine, se avanza del tempo, prenotate una visita alle Tessiture Luigi Bevilacqua (dal lunedì al venerdì), dove vengono prodotti tessuti pregiatissimi per l’arredamento e l’alta moda ancora su telai del Settecento.