verga-1947:-“nel-2022-pronti-a-battere-il-record-del-2021”

Un’insegna simbolo di Milano, ma soprattutto un simbolo della grande passione per un settore, quello dell’orologeria, che conferma performance da record. Verga 1947 festeggia 75 anni di attività e lo fa all’insegna dell’espansione retail, con l’opening del suo quarto negozio. Dal debutto nel 1947 in via Mazzini, oggi sede del progetto ‘Casa Verga’, a corso Vercelli nel 1997 e ora il bis in via Capelli, a conferma della voglia di scommettere ancora sul ‘distretto’ di Gae Aulenti.

“La nostra strategia di diversificazione tra zone della città – ha raccontato a Pambianconews Umberto Verga, Presidente di Verga 1947 – è iniziata nel 2015, con l’approdo in via Capelli. Abbiamo sempre voluto dei negozi dove gli appassionati venissero a cercarci, in un certo senso, lontano dall’affollamento di retailer. Il rodaggio in via Capelli, per la struttura stessa della via e i cambiamenti che nel tempo si sono resi necessari, è stato complesso, ma i risultati hanno confermato da subito un trend positivo”. Il secondo punto vendita nella via, al civico 4, è stato inaguruato nelle scorse settimane: lo spazio di circa 120 metri quadrati è caratterizzato da due grandi ambienti espositivi open-space dedicati alla vendita, dove saranno presenti quattro brand di alta orologeria e gioielleria, ovvero Rolex, Tudor, Cartier e Pomellato. Il nuovo negozio andrà ad affiancare l’attuale store di via Capelli 6, pronto a trasformarsi a breve in un monomarca Patek Philippe. “La nostra ambizione – ha aggiunto Verga – è quella di rafforzare ulteriormente la nostra presenza in questa che si evidenzia come una tra le più ferventi aree della città, andando a creare la prima via dell’orologeria al di fuori del centro storico di Milano, la nostra città, che amiamo e vogliamo contribuire a far divenire sempre più una capitale europea”.

Il 2021 è stato per Verga 1947  “il miglior anno dalla nascita della società”, con un fatturato di circa 35 milioni di euro. Il 2022 conferma un andamento addirittura migliore, sia a livello di ricavi che di marginalità, segno che l’hard luxury non inquadra solo prodotti di grande fascino e tradizione, ma beni da investimento. “L’orologeria di lusso non è un settore dai grandi numeri di produzione: del resto, con una qualità così alta non è pensabile ci sia un ritmo elevato di immissione di modelli sul mercato. D’altro canto la domanda è sempre alta, sul nuovo ma anche su orologi vintage e d’epoca”. Il mercato negli anni è cambiato? Si, in passato abbiamo vissuto fasi di vendite più aggressive, ora c’è un maggiore equilibrio, anche tra i diversi periodi dell’anno”. A conferma di queste considerazioni ci sono i dati dell’ologeria svizzera, che nei primi nove mesi dell’anno confermano la fase espansiva: nel periodo le esportazini di segnatempo swiss made sono state pari a 18,1 miliardi di franchi, con un incremento del 12,6% year-over-year.

Nonostane un contesto internazionale incerto, l’azienda vede dunque rosa sul prossimo futuro. “Il passaggio generazionale tra me e i miei figli – ha concluso Verga – è stato più rapido di quanto non sia accaduto tra me e mio padre. Il fattore determinante è la tecnologia, che oggi accelera i cambiamenti. Quello che resta immutato per noi sono la conoscenza approfondita del settore, la passione per l’orologeria e la coerenza nella visione di business. Questo ci rende ottimisti, anche di fronte alle sfide di una congiuntura globale complessa”.

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PH: Riccardo, Umberto e Federico Verga

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