
“L’idea di rappresentare con i mattoncini Lego la scena di Fantozzi che prende l’autobus al volo è nata durante il lockdown del 2020, quando dopo anni di astinenza ho ripreso in mano i vecchi set ricevuti da bambino”, a parlare è Giorgio Tona, architetto che vive a Genova, appassionato fin dai tempi dell’adolescenza di varie forme di comunicazione visiva quali l’illustrazione digitale, la fotografia, il design e l’architettura, diventata il suo mestiere.

Nel tempo libero gli hobby di Giorgio sono principalmente la musica e la realizzazione di costruzioni originali in mattoncini Lego, ci dice: “Nonostante la vicinanza semantica di quest’ultima passione con la professione di architetto, si tratta in realtà di una valvola di sfogo che mi consente di dare maggior spazio a fantasia e ironia rispetto a quanto possa fare, per ovvi motivi di normativa o di esigenze della committenza, nei cantieri del mondo reale”.

Ed è appunto con grande ironia che l’architetto Tona ha deciso di trasporre in Lego una delle scene più iconiche della comicità italiana, il Ragionier Fantozzi che prende l’autobus: “… ho ripreso in mano i vecchi set per pulirli, reintegrare i pezzi mancanti, sostituire quelli danneggiati e informandomi nel frattempo sulle ultime novità in termini di pezzi prodotti e tecniche costruttive. A quel punto il soggetto di quella scena del film Fantozzi, del 1975, mi è sembrato perfetto per cimentarmi in una mia personale costruzione”.
Per Giorgio quella sequenza in particolare è un capolavoro di comicità universale, quindi: “Una fonte di buonumore per me e per le persone a cui avrei mostrato il diorama. Mi è sembrato inoltre un tema costruttivo perfetto per occuparmi di elementi diversi, un edificio, una strada, un veicolo… e sperimentare alcune nuove tecniche che avevo nel frattempo scoperto in rete. Il fatto stesso che ci fosse un imponente fabbricato condominiale come fondale mi avrebbe consentito anche di fotografare una scena controllata nella sua interezza, senza la necessità di tagliare o rimpiazzare lo sfondo”.

La progettazione della MOC, acronimo di my own creation, come si chiamano in gergo le costruzioni Lego degli appassionati, ci dice Giorgio: “è stata un processo empirico, per tentativi, con i pezzi che avevo a disposizione, o che nel frattempo ordinavo e aspettavo. Costruire con i mattoncini Lego è comunque un passatempo per me, quindi mi sono fatto sì un’idea iniziale delle proporzioni e dimensioni totali, ma ho lasciato alla sperimentazione pratica, manuale e comunque ludica, la concretizzazione finale delle idee iniziali”.
Tona ha usato inoltre un software dedicato, Stud.io, solo per approfondire alcuni dettagli come, ad esempio, le ringhiere dei balconi.
A guardare le complesse costruzioni Lego, potremmo considerare i mattoncini colorati come antesignani dei pixel, ci spiega Giorgio Tona: “Lo stud, ossia ciascuna delle borchie che caratterizzano la parte alta di tutti i mattoncini Lego, è una misura che impone al costruttore, per prima cosa, un ragionamento dimensionale, un confine oltre cui non spingersi ed entro il quale esprimere la creatività. Le basi di una costruzione, per esempio, sono solitamente in multipli di 16 unità, esattamente come le icone del desktop, penso, ad esempio, ai primi Sistemi Operativi con interfaccia grafica, dotati di icone grandi solamente 16×16 o 32×32 pixel”. Continua “Viceversa, negli ultimi anni si è sviluppata tra gli appassionati delle costruzioni Lego una forma espressiva bidimensionale, che sfrutta i mattoncini come fossero pixel su una tavolozza digitale”.

L’ultima versione di Fantozzi che prende l’autobus al volo è il risultato di una successione di diverse demolizioni e ricostruzioni nell’arco di circa sei mesi, ci dice Giorgio Tona: “Ha richiesto una quantità di pezzi che non sono in grado di quantificare con precisione, giacché non c’è stato un dettagliato progetto preliminare; a occhio ipotizzerei una quantità tra tremila e quattromila pezzi, ma sono pronto a venir smentito da un futuro conteggio più scrupoloso”.
Tutti i pezzi utilizzati da Tona sono originali dato che non ricorre mai, per le sue costruzioni, a parti modificate o con colori/stampe custom, dice: “È un limite autoimposto ma anche uno stimolo a trarre il massimo da quello che già esiste”.
Il set Lego con Fantozzi e l’autobus al volo è stato un immediato fenomeno social, l’amore che gli italiani nutrono per l’opera di Paolo Villaggio l’ha premiato. Meno prevedibile è stato invece il grande successo internazionale che ha portato il prototipo, in breve, a raggiungere i 10.000 voti su Lego Ideas, traguardo necessario perché la casa danese consideri una possibile produzione ufficiale.

“La rapidità con cui la mia proposta ha raggiunto 10.000 voti ha meravigliato me per primo, seguo da tempo le evoluzioni dei progetti caricati su Lego Ideas, avendone io stesso inviati altri in passato, e devo ammettere di aver visto raramente un progetto guadagnare consenso in così pochi giorni. Sono molto felice di questo risultato, che so dipendere principalmente dal fascino che la saga creata da Paolo Villaggio esercita ancora sul pubblico italiano, ma che è derivato in parte anche da voti provenienti dall’estero”.
Tra i messaggi di apprezzamento che ha ricevuto Tona figurano anche molti stranieri che conoscono il film perché doppiato nella loro lingua e lo considerano una pietra miliare della comicità internazionale, oppure di persone che hanno imparato ad amare la pellicola dopo che i loro genitori, emigrati all’estero prima della loro nascita, gliel’hanno fatta scoprire. Continua Giorgio Tona: “Ora che sono stati raggiunti i 10.000 voti, l’unica cosa che resta da fare è attendere il responso finale da parte di Lego, sono sereno riguardo al possibile esito, l’esperienza è già stata elettrizzante fino a questo punto”.
I prossimi passi saranno portare il modello dedicato al Ragioniere più amato dagli italiani al San Mauro Brick Show, dopodiché Tona vorrebbe presentare qualcosa di nuovo all’Exhibricks che si terrà a Genova: “Sono ancora nella fase di raccolta delle idee per questo nuovo modello. Mi piace molto anche gareggiare all’interno dei contest lanciati periodicamente sulle principali piattaforme dedicate al mondo Lego. Seguirli tutti è impossibile, ma spero di riuscire a partecipare a qualcuno di questi nei prossimi mesi”.
Per tutti gli amanti dei mattoncini danesi e per i curiosi, Giorgio Tona caricherà gli aggiornamenti relativi alle sue creazioni sulla pagina Instagram @nastronauta