Guerra. Dopo 302 giorni di bombardamenti, battaglie e soprattutto disfatte, Vladimir Putin ha rotto l’ultimo tabù: per la prima volta ha pronunciato la parola “guerra”. Ormai la propaganda non riesce più a nascondere come “l’operazione militare speciale” sia in realtà un conflitto sanguinoso. Sottolinea però che la colpa è tutta della Nato, schierata compatta contro la Russia, rendendosi conto che anche l’evocazione della grande guerra patriottica non basta a risollevare il morale di un popolo che sta pagando un prezzo altissimo.