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TikTok - Foto di Ansa Foto
TikTok – Foto di Ansa Foto

Anche il governo italiano sta valutando l’ipotesi di chiedere ai dipendenti pubblici di disinstallare l’app del social network cinese TikTok per motivi di privacy, dopo la decisione della Commissione europea e il Consiglio Ue dei giorni scorsi.

L’esigenza, come si legge nella mail inviata al personale Ue, è quella di “proteggere i dati della Commissione e aumentare la sicurezza informatica”. I dipendenti Ue dovranno disinstallare l’app dai propri dispositivi di servizio entro il 15 marzo.

La decisione Ue dopo quella degli Usa

La decisione della Commissione è seguita a quella adottata prima dal Senato Usa poi dal presidente Joe Biden, che a dicembre ha ordinato a tutti i dipendenti governativi di cancellare TikTok. A novembre, il direttore dell’Fbi Chris Wrai ha dichiarato che il noto social cinese rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale, perché attraverso essa il governo di Pechino potrebbe influenzare gli utenti di TikTok.

L’indagine del Copasir

A gennaio il Copasir ha avviato un approfondimento per esaminare i pericoli, la capacità di infiltrazione del sociale e tentare di tenere le minacce sotto controllo. Già durante il governo Conte 2 il tema era stato affrontato, quando l’allora presidente del Copasir Raffaele Volpi (Lega), su richiesta del Pd, aprì un procedimento. Si arrivò a un’istruttoria affidata all’Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise) e al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), con l’obiettivo di “verificare l’uso che il governo della Cina fa dei dati sensibili degli utenti iscritti su TikTok”. 

Ministro Zangrillo: “Concorderemo una linea con le altre istituzioni”

In un’intervista al quotidiano La Repubblica, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha spiegato che c’è sul tavolo l’ipotesi di chiedere a tutti i dipendenti pubblici di disinstallare l’app di TikTok: “Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto. Le opzioni possono essere di muoversi come la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea”.