

“Passo dopo passo, armamenti su armamenti, ci stiamo ritrovando totalmente immersi in questa guerra”. Sono le parole del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte al Fatto Quotidiano, dopo la notizia dell’arrivo in Italia di una ventina di soldati da Kiev per ricevere l’addestramento per usare il sistema Samp-T, che Roma ha promesso di consegnare all’Ucraina entro la primavera.
“È il segno della partecipazione sempre più attiva dell’Italia nel conflitto”, aggiunge Conte al Fatto, spiegando che l’addestramento “conferma un’ulteriore escalation militare del conflitto e la partecipazione sempre più attiva del nostro Paese”.
Il Movimento 5 Stelle contesta l’intera strategia Ue: “Ci è stato raccontato che avremmo messo in ginocchio la Russia con le sanzioni, poi che il sostegno militare ci avrebbe spianato una risolutiva vittoria. La verità è che passo dopo passo, armamenti su armamenti, ci stiamo ritrovando totalmente immersi in questa guerra senza che il nostro governo e l’Europa tentino una strategia per percorrere una via negoziale, e avviare una soluzione di pace”.
Conte: “Rischiamo di trovarci nella terza guerra mondiale”
Secondo l’ex premier, “bisogna concentrare tutti gli sforzi sul piano diplomatico perché stiamo rischiando di ritrovarci in una terza guerra mondiale”.
Frantoianni: “La strada dell’escalation si auto-alimenta”
D’accordo con Conte c’è l’Alleanza Verdi e Sinistra: “Una volta che forniamo tecnologie così avanzate, non mi stupisco che i militari di Kiev arrivino in Italia. Il problema è che a questo punto non ci dovevamo arrivare: questa vicenda dimostra come la strada dell’escalation di auto-alimenti”. Così Nicola Frantoianni, sempre al Fatto Quotidiano.
Intanto da Forza Italia, attraverso le parole di Maurizio Gasparri, torna a evidenziare una differente posizione sulla guerra in Ucraina rispetto al sostegno militare: “Che sia in corso un’escalation non lo scopriamo ora, sposo totalmente la posizione di Silvio Berlusconi: sarebbe meglio concentrarsi di più sul dialogo. Come FI ci siamo battuti affinché gli aiuti militari restassero difensivi e su questo ci impegneremo ancora”.