
Siccità: siamo già al livello di guardia. Domenica scorsa: ore 10. Molte persone in gita raggiungono l’isola di San Biagio nel mezzo del Lago di Garda. Nulla di anormale, se non fosse che lo fanno a piedi. Il lago più grande d’Italia è una pozza mezza prosciugata, le cui condizioni sono accomunate a quelle di tutto il Nord-Ovest. Niente piogge, corsi d’acqua ormai ridotti ad ammassi pietrosi. E siamo ancora in inverno. Domenica scorsa, l’altezza idrometrica del lago era di soli 44,5 centimetri contro una media stagionale di circa 1 metro e mezzo. Con una percentuale di riempimento scesa al 35 percento. Tradotto: l’isola di San Biagio non era raggiungibile a piedi da oltre trent’anni.
“Siamo in una situazione di deficit idrico che abbiamo cominciato ad accumulare dall’inverno 2020-2021”, spiega al Corriere della Seria Massimiliano Pasqui, climatologo e ricercatore del Cnr. “È improbabile che se ne esca in pochi mesi. Occorrerebbe una pioggia costante, ma non troppo intensa altrimenti non si infiltra. Dobbiamo recuperare 500 millimetri nelle regioni nord-occidentali: servirebbero 50 giorni di pioggia”. La situazione è critica anche lungo il Po. Il fiume più lungo d’Italia è al livello di guardia: alla stazione di controllo di Boretto, provincia di Reggio Emilia, il fiume risultava di 4,24 metri sotto il livello idrometrico. Ai livelli di agosto. “Manca troppa acqua. Il ristoro può avvenire solo in un periodo molto più lungo”, prosegue Pasqui.
Siccità, perché non sta piovendo?
Ma perché non sta piovendo al Nord-Ovest? “Ci sono cause globali e locali. Le prime vanno ricondotte alla forte anomalia climatica presente nel Pacifico. Più vicino a noi registriamo invece un innalzamento delle temperature nel Mediterraneo e irregolarità nell’area oceanica atlantica», replica Pasqui. “L’elemento sostanziale è la direzione delle perturbazioni atlantiche che negli ultimi anni è cambiata. Si sono spostate più a Nord delle Alpi oppure a Sud, passando sulle regioni centrali e meridionali, tagliando fuori il Settentrione. Sono queste perturbazioni a portare la gran parte dell’acqua. Dobbiamo imparare a convivere con la siccità perché è probabile che queste situazioni siano frequenti.”