
Gabriel Garko, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato della sua carriera e del rapporto con la sua famiglia d’origine, rivelando che la scelta di avere un nome d’arte fu determinata proprio da quest’ultima. “Quando ho iniziato questo mestiere non volevo metterla in mezzo, non fu una mancanza di rispetto. E comunque Garko nasce da Garchio, un cognome che ha a che fare con mia nonna materna”, ha rivelato. L’attore, all’anagrafe Dario Oliviero, scelse tra l’altro un cognome che apparteneva anche ad un collega, Gianni Garko. “Che infatti mi fece causa: secondo lui non potevo usare il suo stesso cognome, che anche nel suo caso era un nome d’arte. Finimmo in tribunale, ma l’ho avuta vinta io”.
Anche dal punto di vista prettamente professionale, la decisione di intraprendere la strada del cinema fu un successo. Non da subito, però. “Ho iniziato a 17 anni nella mini-serie ‘Vita coi figli’. Avevo una particina, interpretavo il fidanzatino della figlia di Giannini ed ero terrorizzato. Ma Risi era un uomo molto paziente e mi ha in segnato come studiare bene la parte. Però, quando poi mi sono rivisto nel film, mi…