ricavi-2022-a-+3,5%-per-il-gruppo-csp.-margini-sotto-pressione

Csp International Fashion Group, il gruppo quotato su Euronext Milan e produttore di calze, collant, intimo, costumi da bagno, maglieria e articoli moda (controlla i marchi con i marchi Oroblù, Lepel, Sanpellegrino, Cagi, Le Bourget, Well, Perofil e Luna di Seta), ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 3,5% a quota 94,2 milioni di euro (nel 2021 il turnover era di 91 milioni di euro nel 2021), ma il dato è ancora inferiore al giro d’affari del pre-Covid (nel 2019 il fatturato era di 108,6 milioni di euro, in calo del 2,6% rispetto all’anno precedente). “Dopo un primo semestre 2022 caratterizzato da una ripresa dei consumi in tutti i nostri mercati, grazie alla fine dei vincoli sanitari, le condizioni molto meno favorevoli nella seconda metà dell’anno a causa dell’accelerazione del livello di inflazione e di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli dei mesi autunnali una minore propensione agli acquisti dei consumatori, consentendo comunque all’esercizio di chiudere con ricavi netti consolidati in moderata crescita”, si legge nella nota del gruppo.

Sotto pressione la marginalità del gruppo. L’ebitda ha registrato un calo passando da 6,5 milioni di euro a 5,2 milioni di euro nel 2022, con un’incidenza percentuale che passa dal +7,2% al +5,5%, e il risultato netto si è attestato a 0,5 milioni di euro (rispetto agli 0,8 milioni di euro del precedente esercizio). La posizione finanziaria netta presenta un debito netto di 1,5 milioni di euro (nel 2021, invece, il gruppo presentava una liquidità per 5,4 milioni di euro). “Visto lo scenario competitivo di riferimento del gruppo non è stato possibile riflettere totalmente gli aumenti dei costi di produzione sui listini di vendita, subendo così una diminuzione della marginalità che ha parzialmente controbilanciato i recuperi di efficienza ottenuti negli ultimi esercizi”, precisa il gruppo nella nota finanziaria.

“Si è concluso un esercizio veramente impegnativo – ha commentato l’AD Carlo Bertoni – ciò nonostante per il secondo anno consecutivo il bilancio si chiude in positivo e le performance operative del gruppo sono state solo lievemente intaccate da un contesto economico altamente inflattivo, senza precedenti nel recente passato, che siamo riusciti a contrastare attraversoequilibrate politiche sui prezzi e con il miglioramento della nostra efficienza operativa, pur mantenendo le nostre politiche di investimento infrastrutturale e di supporto promo pubblicitario a sostegno della crescita dei nostri marchi, della modernizzazione dei nostri processi di business, dei progetti di trasformazione digitale e di sostenibilità”.

Sul fronte delle tipologie di prodotto, la calzetteria si conferma core business del gruppo con vendite per 53,5 milioni di euro (+4,5%), mentre i costumi da bagno si mantengono stabili a 22,7 milioni di euro, come anche l’intimo e la maglieria (18 milioni di euro). Sul fronte geografico, la Francia si conferma primo mercato con 57,9 milioni di euro di ricavi, seguita a distanza dall’Italia con 25,4 milioni. Il gruppo opera nel mercato francese attraverso la controllata Csp Paris Fashion Group S.A.S. (con i marchi Le Bourget che ha registrato nel 2022 20,1 milioni di euro e Well con 36,1 milioni di euro), ha registrato un fatturato di 58,8 milioni di euro, in incremento del 4,5% rispetto all’esercizio precedente.

Per il 2023 il gruppo mantiene un atteggiamento prudente. “L’esercizio 2023 ha avuto un inizio positivo che consente di essere fiduciosi, ma al contempo si inserisce in un contesto macroeconomico altamente incerto e volatile, che induce a mantenere un atteggiamento prudente e volto allo stretto controllo dei costi e delle marginalità”, spiega, aggiungendo poi che: “Il Gruppo Csp proseguirà con le azioni di razionalizzazione della struttura, mirate alla riduzione dei costi operativi al fine di riallinearli alle dimensioni attese dei mercati di riferimento. Un particolare focus verrà posto sul rafforzamento dei processi di trasformazione digitale, sia nell’ottica di un più efficace rapporto con la clientela, sia con riferimento all’efficientamento dell’organizzazione aziendale ed alla scelta di razionalizzare le linee di prodotto, le collezioni e gli investimenti in ricerca e sviluppo, anche in ottica ecosostenibile”.

Continua lettura

Leave a Reply