Continuano le manifestazioni in Polonia per protestare contro la decisione della Corte costituzionale di vietare l’aborto anche in casi di grave malformazione del feto. Anche se la legge non è ancora entrata in vigore, gli ospedali nel Paese hanno già cominciato a respingere le donne che si presentano per l’intervento. Nel frattempo, decine di migliaia di persone sono scese in piazza nelle capitale, Varsavia, per manifestare il loro dissenso.
Nel farlo sfidano le restrizioni anti-Covid introdotte dal governo polacco. Prima della manifestazione di oggi, una delle leader della mobilitazione, Marta Lempart, si è rivolta ai paesi membri dell’Ue per chiedere loro di comprendere «la rivoluzione dei giovani», paragonando quanto accade nel suo paese alle proteste che da agosto vanno avanti in Bielorussia. Anche l’ex presidente del consiglio europeo, il polacco Donald Tusk, ha commentato la protesta con un Tweet: «La Polonia non è ancora perduta».
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