piovono-soldi-dal-cielo
Brunella Bolloli

Brunella Bolloli

Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l’università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po’ pazzi che volessero diventare giornalisti veri. Era il periodo del G8 di Genova, delle Torri Gemelle, della morte di Montanelli: tantissimo lavoro, ma senza fatica perché quando c’è la passione c’è tutto. Volevo fare l’inviata di Esteri, ma a Roma ho scoperto la cronaca cittadina, poi, soprattutto, la politica. Sul blog di Liberoquotidiano.it parlo delle donne di oggi, senza filtri.

Vai al blog

 Marilù S. Manzini  Foto:  Marilù S. Manzini 

Marilù S. Manzini è un’artista completa: ha cominciato giovanissima con un libro diventato ben presto un best seller  “Il Quaderno nero dell’amore“, a cui ne sono seguiti tanti altri, “Se siamo ancora vivi“, “La cura della vergogna“, per citarne solo un paio. Ma lei è anche regista, sceneggiatrice, fotografa, talent scout e attenta osservatrice della società e dei suoi problemi. In mezzo alla pandemia, era il 2021,  ha deciso di far diventare un film il suo Quaderno nero, così ha diretto due bellezze come Michele Cesari ed Emilia Verginelli in una pellicola ad alta densità erotica che infatti è stata censurata e forse non vedremo mai sul grande schermo in Italia, ma che potrebbe essere un successo in queste nuove piattaforme che vanno tanto di moda oggi. Lei, comunque, non si è persa d’animo e nonostante mille difficoltà ha organizzato una prima strepitosa all’Odeon a Milano con il pubblico delle grandi occasioni e il red carpet per gli attori protagonisti. Del film non so dire che ne sarà, a me è piaciuto, ma ieri a Milano Marilù è tornata in grande stile con una performance dal titolo “Money” che ha rotto il gelo di queste mattine  nebbiose e costretto anche i milanesi più indifferenti e di corsa a fermarsi un attimo a guardare. Dal cielo sono piovute banconote, money, appunto e sebbene fossero finte quei bigliettoni da 50 euro sembravano veri e più scendevano giù a sbattere contro l’asfalto, più apparivano veri, la scena di un film.

In questo momento di crisi economica, ma anche di Qatargate, con le immagini delle valigie piene di soldi che si sarebbero intascati quelli dell’Europarlamento, e la manovra del governo che incombe, con le sue polemiche sul tetto al contanto, il Pos, le pensioni minime alzate e il reddito di cittadinanza tagliato,  la performance è di grandissima attualità. Una provocazione alla Cattelan, ma neanche tanto, per giunta in piazza Affari proprio dove campeggia la famosa scultura del dito medio. Nel periodo drammatico come quello che stiamo vivendo, il denaro è sempre più il centro dei pensieri di tutti: una rincorsa per oggetti del desiderio che si infrange contro stipendi sempre più bassi e un caro vita in vertiginoso aumento.  Marilù Manzini con la sua creazione, volutamente di forte impatto, vuole far riflettere proprio sul ruolo che il denaro sta assumendo nelle nostre vite, un richiamo ad un’etica dei soldi dimenticata, a cui ciascuno di noi dovrebbe far ritorno. Forse “Money” andrà oltre confine, sbarcherà negli Stati Uniti.  Perché Marilù non si ferma qui: è un’artista. 

E comunque ieri mattina sono piovute dal cielo 10mila euro di banconote. Sputaci sopra…