Opzione donna, solo in 2500 potranno anticipare la pensione

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Opzione donna, i requisiti

Opzione donna: la platea delle beneficiarie rischia di ridursi ad appena 2500 unità. Con i vecchi requisiti, che prevedevano 58 anni di età e 35 di contributi, le potenziali beneficiarie della pensione anticipata sarebbero state circa 40mila. Nello specifico: 23mila nel 2023, 17mila nel 2024 e 6mila nel 2025. Ora, con la stretta introdotta dalla Manovra 2023, la platea si riduce drasticamente dell’87 percento. I vincoli introdotto dalla Legge di Bilancio parlano chiaro: a partire dal requisito anagrafico. Le lavoratrici del pubblico e del privato possono andare in pensione anticipata solo se hanno 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2022. Con 60 anni di età.

Un requisito anagrafico aumentato di due anni per le lavoratrici del pubblico (che potevano beneficiare di Opzione Donna già a 58 anni) e di uno per le lavoratrici del privato. Una riduzione è prevista solo per le madri: una donna che ha un figlio può andare in pensione a 59 anni, una che ne ha due a 58 anni. Ma è l’altro limite a ridurre drasticamente la platea. Le categorie di lavoratrici beneficiarie si riducono solo a tre: lavoratrici che assistono persone con handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge 104; chi ha un’invalidità riconosciuta di almeno il 74 percento; chi è stata licenziata o è dipendente in un’impresa per cui è stato aperto un tavolo di confronto per crisi aziendale. Tutte coloro che non rientrano in queste categorie non potranno presentare domanda per Opzione Donna.

Opzione donna, come presentare domanda all’Inps

L’Inps ha già dato il via libera alle domande secondo i nuovi requisiti. A renderlo noto è lo stesso istituto di previdenza sociale nella circolare con cui comunica di aver implementato il sistema di gestione delle domande di pensione per consentire la presentazione dell’istanza di pensione nel 2023. La richiesta potrà essere presentata personalmente dall’interessata o tramite patronato. Andrà ovviamente indicato il profilo cui si appartiene e si potrà fare direttamente dal sito dell’Inps accedendo tramite Spid, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di identità elettronica. In alternativa, si potranno utilizzare i servizi telematici offerti dagli istituti di Patronato o chiamare il numero verde Inps 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

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