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Multe aumenti – Tra qualche settimana trasgredire le norme del Codice della Strada costerà un po di più. A denunciarlo Simone Baldelli, ex presidente della Commissione parlamentare sui consumatori e da anni impegnato per la trasparenza proprio su questo tema. Citando l’art.195 del CdS, Baldelli spiega che “l’importo delle sanzioni amministrative in denaro viene aggiornato ogni due anni in base a quanto, secondo l’Istat, è variato l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie nel biennio precedente“. Ma cosa vuol dire tutto ciò? Che urge un intervento del governo, altrimenti “il 2023 si aprirà con un rialzo delle multe parametrato all’inflazione“. E con un tasso a doppia cifra, il conto di quanto si dovrà pagare in più è presto fatto.

MULTE AUMENTI, I POSSIBILI NUOVI IMPORTI

Ma se a qualcuno non fosse chiaro, a spiegarglielo interviene il Codacons, parlando di ingiustizia ai danni dei cittadini. “Il divieto di sosta – spiega l’associazione – potrebbe aumentare di 4 euro e salire a 46. Per l’uso del cellulare alla guida, invece, il rincaro sarebbe di 18 euro, toccando quota 163. L’accesso vietato alla Ztl costerebbe 92 euro, 9 in più, mentre superare i 60 km/h comporterebbe una mazzata dagli 845 euro attuali a 938“. Ad avvantaggiarsi di tutto questo sarebbero i Comuni, ai quali oggi le multe fruttano circa 3 miliardi di euro. Soldi, sottolinea il presidente Furio Truzzi, spesso usati per ripianare i buchi nei bilanci. Per far fronte a questa situazione, il consiglio al governo Meloni è “dissuadere i  cattivi comportamenti estendendo la patente a punti anche alle infrazioni minori“.

Fabio Villani

Laureato alla Specialistica in Filologia Greca e Latina. Esordisco nel giornalismo durante un tirocinio universitario. Tra le mie passioni, calcio, cinema e musica