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I migranti dell'ultimo sbarco nella Locride - Foto di Ansa Foto
I migranti dell’ultimo sbarco nella Locride – Foto di Ansa Foto

Gli sbarchi di migranti sono quadruplicati rispetto a un anno fa. Secondo i dati del Viminale, dal primo gennaio a oggi sono 26.927 le persone arrivate sulle coste italiane, rispetto ai 6.543 dell’anno scorso nello stesso periodo e ai 6.334 dello stesso periodo due anni fa.

Negli ultimi cinque giorni sono arrivati via mare 6.564 persone, con picchi di 2.814 il 24 marzo e 2.007 il 25 marzo. Provengono per il 13.6% dalla Costa d’Avorio, l’11,8% dalla Guinea, il 7,3% dal Pakistan, il 7% dal Bangladesh, il 6,8% dalla Tunisia. I minori non accompagnati ad oggi sono 2.642, mentre in tutto il 2022 sono stati 14.044.

L’ultimo sbarco è avvenuto nel porto di Roccella Jonica, nella Locride, dove sono arrivati 650 migranti. Sono egiziani, per la maggior parte uomini, tra cui minorenni.

Migranti: la lettera aperta dell’Ong Mediterranea Saving Humans

Vi rivolgiamo, con tutta l’umanità possibile, un appello dal profondo della nostra coscienza: basta guerra alle Ong, alle navi del soccorso civile. Cooperiamo per salvare in mare più vite possibili”. Così in una lettera aperta al governo italiano, l’Ong Mediterranea Saving Humans, che gestisce i soccorsi della nave civile Mar Jonio, battente bandiera italiana.

Procediamo un’azione sinergica davanti a questo imperativo: salvare! che possa indurre l’Unione europea ad uscire dalla sua latitanza su questo tema e a mettere in campo una missione coordinata di soccorso, in vista di un’estate che si preannuncia terribile dal punto di vista dei rischi in mare”, continua la lettera. “Vi preghiamo di voler mettere davanti a tutto, posizioni politiche, strategie di lungo respiro, nemicità nei nostri confronti, il bene supremo del soccorso verso chi non ha colpe e chiede il nostro aiuto”. 

Togliere mezzi disponibili e utilizzabili per i soccorsi in mare, equivale in questo momento a condannare a morte centinaia di persone”. 

Salvini: “Il problema non sono le ong, ma se complicano il lavoro dei marinai, il problema si pone”

Sulla situazione è intervenuto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini: “È l’Italia sotto attacco, non le ong. Se ci sono dichiarazioni della Guardia Costiera, piuttosto che della Marina che sono corpi orgoglio dello Stato che lamentano che il lavoro viene ostacolato, va preso in considerazione. Ma il problema sono i trafficanti e gli scafisti, non altri”. Ma, aggiunge il vicepremier della Lega, “se le Ong complicano il lavoro dei nostri marinai, sicuramente il problema si pone”.