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Una storia terribile arriva dalla provincia di Lecce, dove un uomo senza cuore ha ucciso un cane in maniera a dir poco barbara

E’ morto in maniera atroce il povero cane, un pastore maremmano, che vedete in foto. Il suo aguzzino, per lui, ha scelto di ucciderlo per punizione. E’ accaduto a Cerfignano, una frazione del Comune di Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, Puglia.

Il cane era sparito mesi fa da un luogo al sicuro dove viveva in compagnia dei suoi fratelli. Era stato rubato proprio dal soggetto che poi lo avrebbe ammazzato barbaramente, e cioè un anziano pensionato del posto.

Il povero cane, però, a causa della fame, avrebbe rubato due galline dal campo in cui era stato sistemato. E per punizione è stato legato al gancio di un’auto e trascinato per chilometri dal suo crudele padrone.

L’animale ha provato a correre all’inizio, ma quando non ce l’ha fatta più, si è dovuto arrendere a una crudeltà senza senso. E, devastato dal dolore delle lacerazioni, è morto soffrendo in maniera atroce. La vicenda è stata segnalata e raccontata dall’Associazione ‘Una Zampa per la Spagna Odv’ sui social.

L’uomo è stato fermato da una volontaria che stava andando da Molly, la padrona originaria del cane. Il pensionato era diretto proprio lì per buttare via la carcassa di questo angelo senza colpe. Proprio là dove vive la sua mamma.

La volontaria e guardia zoofila lo ha bloccato per strada, facendo scudo con la sua auto.

Vani i tentativi di soccorrere il cane: l’animale era morto, per lui non c’era più nulla da fare. La donna ha quindi sporto immediatamente denuncia.

L’Associazione ha fatto sapere che si costituirà parte civile. “E invitiamo tanti altri a fare altrettanto“: questo l’invito di tutti i volontari.

Lecce, cane ucciso senza pietà. La rabbia sui social: “Nessuna pena sarà mai abbastanza per un orrore simile”

La storia del pastore maremmano ha scosso l’intera comunità di Santa Cesarea Terme, e sta facendo il giro dei comuni limitrofi. Si scatena la rabbia social contro l’uomo responsabile di una cattiveria tanto grande.

Bisogna scrivere di volere maggiore sicurezza per i cani del territorio, troppo spesso maltrattati e massacrati. Ci sono randagi senza sostegno, un territorio con centinaia di gatti che nessuno sterilizza. Vogliamo che chi ha commesso questa atrocità paghi, e che il Comune esprima il suo sdegno“, scrive l’associazione.

Nessuna pena sarà mai abbastanza per un orrore simile. Neanche la maggiore prevista. Un uomo del genere non dovrebbe mai più uscire di galera. Le leggi dovrebbero essere immediatamente aggiornate. Eppure nessuno si decide a farlo. Che schifo“, commenta una donna.