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L’assedio di Waco è un documentario che uscirà su Netflix il 22 marzo, per raccontare una storia vera e terribile. Si parlerà della setta dei Davidiani, guidata da David Koresh, e dal terribile assedio che si è concluso con 86 vittime e 51 giorni di scontri.

Il 22 marzo uscirà su Netflix la docu-serie L’assedio di Waco. Non si tratta di una data scelta a caso, ma rappresenta il trentennale di questo terribile assedio, che ha sconvolto l’America e tutto il mondo, diventando uno dei più sanguinosi scontri a fuoco dai tempi della Guerra Civile. Sono passati trent’anni dal terribile assedio di Waco, con un bilancio finale di 86 persone morte. Un assedio durato 51 giorni, in questa località del Texas, che ha profondamente sconvolto l’America, ma anche tutto il resto del mondo. Le forze dell’ordine hanno cercato in tutti i modi di sconfiggere David Koresh, leader della setta dei Davidiani, che si era rintanato nel suo complesso, protetto da tutti i membri della sua setta religiosa, che lo veneravano. Sono stati fatti realmente sconvolgenti. Un’operazione della polizia che si è trasformata in uno dei più terribili spargimenti di sangue della storia, che ha completamente sconvolto il mondo intero.

L’assedio di Waco: il documentario su fatti realmente accaduti

Il regista di questa docu-serie è Tiller Russell, che in passato si è occupato anche di Night Stalker: caccia a un serial killer, altro true crime di Netflix. Lui stesso ha spiegato che questi terribili avvenimenti hanno affascinato il mondo intero come un momento decisamente tragico della storia americana. La storia di un leader di un culto con una visione apocalittica, un dibattito sul diritto di portare armi e la messa in prova dei limiti costituzionali della libertà religiosa come elementi provocatori che risuonano ancora oggi. Il regista ha voluto raccontare questa storia parlando anche della prospettiva umanistica, con l’attenzione su ciò che si prova finendo in una setta, i sentimenti delle persone che sono diventate testimoni di questo terribile assedio. La serie è realizzata con interviste, registrazioni dell’FBI e filmati inediti. Lo scopo è quello di capire per quale motivo un’operazione per arrestare David Koresh si è trasformata in uno spargimento di sangue del genere. Tra le interviste, come riportato da Variety, ci sarà l’ultimo bambino rilasciato vivo dal complesso, il capo negoziatore di ostaggi dell’FBI assegnato all’assedio di Waco e una delle mogli spirituali del leader della setta. Un modo decisamente profondo e interessante per entrare all’interno della setta dei Davidiani e cercare di capire sia la mentalità di questo gruppo di persone, sia le motivazioni che hanno portato al terribile assedio e ad uno spargimento di sangue che è rimasto nella storia. La serie uscirà il 22 marzo su Netflix e sicuramente riuscirà a conquistare il pubblico, con le sue tre parti in cui verrà dato un resoconto decisamente approfondito di questa terribile strage, attraverso i racconti di chi era presente e i filmati che non erano mai stati mostrati prima di questo momento.

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