
Volodymyr Zelensky ha apertamente parlato di “genocidio” in merito a tutti i civili uccisi dai russi prima della loro ritirata da Bucha. Sono state decine e decine le esecuzioni ad opera delle forze armate di Mosca, che hanno lasciato i corpi per strada e con le mani ancora legate o li hanno gettati nelle fosse comuni. Il fotoreporter Niccolò Celesti si è collegato con L’aria che tira – la trasmissione di La7 condotta da Myrta Merlino – in diretta da Bucha.

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“Nel centro è stato allestito un punto di assistenza e una cucina. Purtroppo – ha dichiarato il fotoreporter – ora vengo da quella che è una fossa comune allestita accanto a una Chiesa dal prete per i cittadini che hanno perso la vita. I racconti dei sopravvissuti sono a dir poco agghiaccianti. Già ad Irpin avevamo visto una situazione terribile ma qui non ci aspettavamo le strade piene di cadaveri, di persone giustiziate con le mani legate dietro la schiena. Non ci sono parole per descrivere tutto ciò, abbiamo trovato anche tante persone che sono rimaste qui durante la guerra”.

Come si sono salvati questi civili? “Sono rimasti…