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L’allarme sui conti pubblici

Redazione — 22 Novembre 2022

La Commissione Ue bacchetta l’Italia, altri problemi con Bruxelles per Meloni: “Conti a rischio col debito così alto, squilibri macroeconomici eccessivi”

Il rapporto tra Europa e Giorgia Meloni resta su un piano incrinato. Dopo la questione migranti, che ha visto il governo della leader di Fratelli d’Italia isolarsi pericolosamente con i nostri alleati di Bruxelles, un nuovo fronte si apre sull’economia.

Nel giorno in cui la presidente del Consiglio ha presentato la manovra, in attesa di poter leggere il testo e capire così anche le coperture per le misure che valgono 35 miliardi, di cui contro il caro-bollette, è la Commissione europea a lanciare un allarme sui conti pubblici nostrani.

Resta infatti motivo di seria preoccupazione per l’esecutivo Europa il livello eccessivo di debito pubblico, tornato a crescere negli ultimi due anni per l’impegno dello Stato contro pandemia e caro energia.

Sebbene sia sceso al 150,3% del Pil nel 2021, scrivono i tecnici della Commissione nell’Alert Mechanism Report pubblicato oggi, il livello di indebitamento “resta elevato e dovrebbe rimanere ben al di sopra del livello del 2019”, dunque prima dello scoppiare della pandemia.

Il problema è che, a fronte di un debito monstre, è cambiato il contesto di politica monetaria internazionale ed europea: da tempo la Bce, la Banca centrale europea, sta progressivamente alzando i tassi di interesse e ritirando il programma straordinario di acquisto di titoli di Stato.

È in questo quadro che, avverte ancora la Commissione, “i Paesi con i più alti indici di indebitamento sono particolarmente vulnerabili”, con chiarissimo riferimento proprio a Roma, col rischio combinato di non riuscire più a rientrare dal debito e tornare nel mirino dei mercati e della speculazione internazionale. Sull’Italia la “revisione approfondita” compiuta dalla Commissione è arrivata alla conclusione che il nostro Paese “si trova ad affrontare squilibri macroeconomici eccessivi. Quest’anno, la Commissione ritiene opportuno esaminare la persistenza di questi squilibri o la loro riduzione, in quello che sarà un esame approfondito per l’Italia“.

Altra fonte di preoccupazione per l’esecutivo europeo, che vede commissario all’Economia l’ex premier italiano Paolo Gentiloni, è il lavoro. A finire nel mirino sono in particolare gli squilibri del nostro mercato: dal basso tasso di attività delle donne a quello altissimo, ma di disoccupazione, dei giovani.

Quanto alla manovra che il governo si appresta a portare in Parlamento, proprio Gentiloni rispondendo alle domande dei cronisti da Strasburgo ha fatto sapere che la Commissione esaminerà la legge di bilancio varata dal governo Meloni non appena arriverà, “immagino tra mercoledì e giovedì“.

Redazione

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