
Isabel Marant pensa in grande. Il marchio francese fondato dalla stilista che ne porta il nome sembra essersi risollevato dopo la crisi pandemica, riporta Business of Fashion, con vendite che nel fiscal year 2022 si avvicinano a ricavi da 300 milioni di euro.
All’indomani del Covid, l’azienda del lusso ‘parisienne’ starebbe ora pianificando la propria strategia di crescita, che include anche il debutto di un nuovo logo. La nuova identità del brand sarà svelata nei prossimi giorni, con un’immagine e un design rinnovato grazie alla firma dell’art director britannico Peter Miles, il quale vanta collaborazioni con marchi che vanno da Marc Jacobs a Proenza Schouler.
C’è fermento dietro le quinte del marchio, osserva ancora la testata Usa. La label, ancora di proprietà della società di private equity Montefiore Investment, nonostante i rumours che la vedevano prossima alla cessione, guarda a un target da 500 milioni di euro di vendite per i prossimi quattro anni, ha dichiarato l’amministratrice delegata Anouck Duranteau-Loeper, che è entrata a far parte della società nel 2016 arrivando da Paco Rabanne, dopo aver precedentemente guidato la pelletteria di Céline e lavorato per Lvmh come responsabile dei progetti strategici della divisione fashion.
Dopo la maturazione avvenuta negli ultimi cinque anni, ha spiegato ancora il management, il brand sarebbe pronto per un nuovo salto in avanti. Ma, fa notare Business of Fashion, il rilancio arriva in un momento di profonda incertezza per il, sebbene resiliente, mondo del lusso. Isabel Marant, inoltre, si colloca nella parte bassa dello spettro luxury, ben lontana dalle quote di mercato dei grandi attori che lo popolano.
Eppure, l’azienda avrebbe superato le attese con la sua performance finanziaria del 2022, sia in termini di vendite sia di profitti, ha spiegato l’analista Guillaume Leglise alla testata, lasciando emergere prospettive di crescita migliori rispetto a qualche anno fa.