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Cucinare nudi, mangiare nudi, vivere la nudità come estremo atto di libertà e gesto d’amore verso se stessi e il proprio corpo: è questa la filosofia dietro alla Füde Dinner Experience, la cena vegana dove si mangia senza vestiti addosso condividendo la tavola con perfetti sconosciuti.

L’idea è venuta qualche anno fa alla creatrice digitale, modella e artista multidisciplinare Charlie Max, che aveva inizialmente immaginato questi «naked dinner party» proprio come un’occasione espressiva di «body positivity», prima ancora che questa espressione diventasse così di moda. «La nudità mi ha aiutato a immergermi in un viaggio di amore per me stessa», ha raccontato Charlie Max, ammettendo che inizialmente era stato un po’ imbarazzante per i suoi ospiti, ma poi tutto è venuto più naturale.

Ora, le cene nudiste (e rigorosamente vegane) di Charlie Max sono diventate così di successo da tenersi periodicamente: un appuntamento piuttosto esclusivo, non tanto per il prezzo (partecipare costa 88 dollari), quanto per il meccanismo di preselezione attraverso cui si accede all’esperienza. Al fine di garantire la sicurezza e il comfort di tutti i partecipanti, infatti, ogni aspirante commensale deve fare domanda e sottoporsi a un questionario valutativo. «Il processo di selezione e candidatura è gratuito – si legge sul sito della Füde Dinner Experience – e aiuta a verificare che le persone comprendano e rispettino i limiti e che siano disposte a seguire le regole e le linee guida stabilite». Insomma, non è una cena per guardoni, quanto una sorta di luogo spirituale dove fare della nudità uno strumento di libertà e di presa di coscienza del proprio corpo.

«Uno spazio liberatorio che celebra il nostro io più puro, attraverso la cucina a base vegetale, l’arte, la nudità e l’amor proprio»: così l’esperienza viene raccontata a chi si vuole avvicinare alle cene organizzate da Charlie Max, giusto perché non ci siano fraintendimenti. E in effetti non si parla solo di cene, ma di tutta una serie di attività che si possono praticare senza vestiti, dallo yoga alla pittura, fino alla cucina, quintessenza dell’esperienza, raccontata anche attraverso una serie di ricette vegane proposte sul sito web e pensate per essere preparate nella totale nudità.

«Füde ha completamente trasformato la mia vita. All’inizio ero terrorizzato dalla mia vulnerabilità, ma poi ho trovato una comunità ricca e autentica, e per questo sono entrato in una versione più coraggiosa e più radicale di me stesso», racconta David, da Los Angeles. «Mi sentivo potenziato e incredibilmente a mio agio con la mia pelle. Vedere altre donne muoversi, respirare, celebrare il nostro io più puro è stato liberatorio e magico», gli fa eco Steph, da Londra. Le recensioni della Füde Dinner Experience, in effetti, sono entusiaste, e più che del cibo e della nudità, in effetti, si parla di una nuova acquisizione di consapevolezza del proprio corpo.

In fondo non è difficile immaginare che, una volta superato l’imbarazzo, cenare nudi possa essere in qualche modo liberatorio. Si può provare a farlo anche a casa propria, certo, ma è chiaro che le Dinner Experiences di Charlie Max sono quanto di più di tendenza ci sia in questo momento nella vita mondana americana. Ma sono aperte a tutti, da qualsiasi parte del mondo si provenga: perciò, se per caso l’idea vi incuriosisce, sappiate che dovete rispondere nel migliore dei mondi alle domande di questo test, e sperare di essere ritenuti idonei per il prossimo appuntamento. Nel caso, potete prenotare il primo volo per gli Stati Uniti: viaggerete leggeri, visto che i vestiti sono un optional.

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