
Watchfinder & Co, il reseller online di orologi usati controllato dal gruppo Richemont, ha abbassato i prezzi di circa il 15% a causa del calo delle valutazioni dei modelli di punta delle più note case orologiere. L’inversione di tendenza, ha spiegato a Bloomberg il CEO di Watchfinder, Arjen Van de Vall, è determinata da un aumento dell’offerta, dunque dalla maggiore disponibilità per orologi che solo qualche mese richiedevano liste d’attesa. “Dopo un’impennata senza precedenti nel 2021 e nei primi tre mesi del 2022 – rileva Bloomberg – , i prezzi dei modelli Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet più desiderati sono diminuiti drasticamente. I valori degli orologi sono stati colpiti dal rallentamento della crescita economica, dall’aumento dei tassi di interesse e dal crollo del mercato delle criptovalute”.
Il prezzo medio di vendita, su Watchfinder, per un orologio di lusso è di circa 7mila sterline (poco meno di 8mila euro), ha spiegato il CEO. La correzione dei prezzi non ha cambiato di molto quersta media perchè anche modelli di fascia alta sarebbero ora più accessibili. Ad oggi, ha precisato sempre Van de Vall, Rolex rimane il marchio di orologi di lusso più venduto su Watchfinder, sia per volume che per valore. In crescita anche la richiesta di modelli di Cartier, quali i celebri Tank e Santos.
Fondato nel 2002, Watchfinder è uno dei rivenditori più noti nella sua categoria (i suoi competitor sono oggi Chrono24 GmbH e, ovviamente, eBay), con un inventario che comprende migliaia di orologi di oltre 70 marchi di lusso, tutti disponibili online e nelle boutique e showroom Watchfinder in Francia, Germania, Italia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Hong Kong. Il motore della crescita dell’azienda è stato, negli anni, proprio il digital, che ha aperto le porte del second hand ad una nuova generazione di appassionati e collezionisti. A favorire l’internazionalizzazione è stata appunto, nel 2018, l’acquisizione da parte di Richemont.
Il CEO ha affermato che la correzione dei prezzi e l’aumento dell’offerta non sono stati una sorpresa per la piattaforma, che utilizza i dati per tracciare e prevedere l’andamento del mercato, man mano che le forniture aumentano. A stupire è stata piuttosto “la velocità con cui gli aggiustamenti di listino si sono resi necessari”.
Negli scorsi giorni, anche Audemars Piguet, dopo Rolex, ha lanciato il suo programma di usato certificato, a conferma dell’importanza del mercato del secondo polso. Questo ‘terreno’ è quindi presidiato ora dalle maison orologiere e non più solo dai rivenditori. Second le proiezioni di Deloitte, il mercato del secondo polso dei luxury watches potrebbe valere 35 miliardi di franchi (35 miliardi di euro) entro il 2030. Ad oggi il mercato degli orologi di seconda mano ha un valore di circa 20 miliardi di franchi. Entro il 2030 potrebbe valere più della metà del mercato degli segnatempo nuovi.
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