
Dopo anni di lamentele da parte dei giocatori: sono tanti ad aver riscontrato il problema dei Joy-Con di Nintendo Switch. Restano però delle eccezioni alla riparazione gratuita.
Nintendo ha aggiornato le sue politiche per ovviare a un problema diffuso: cioè il cosiddetto “drifting” delle levette dei controller di Switch, i Joy-Con.
Significa che, quando questo problema si concretizza, il gioco rileva un movimento anche quando la levetta è ferma, a causa del deterioramento (quasi inevitabile) di alcuni componenti hardware. Un problema che ufficialmente riconosce come “responsiveness syndrome”, cioè sindrome della reattività.
Correggere questo problema è un’operazione fai-da-te piuttosto semplice; ma Nintendo, attraverso la pagina dedicata, ha indicato che, d’ora in poi, sostituirà i Joy-Con difettosi, anche se fuori garanzia, in tutto lo spazio economico europeo, come ha notato Nintendo Life. Quindi, anche in Italia.
Non c’è soluzione al problema di drifting dei Joy-Con di Switch. Parola di chi ha progettato il controller
“Nintendo è molto orgogliosa della grande qualità e durevolezza dei propri prodotti e si impegna ad apportare continui miglioramenti. Perciò, fino a nuovo avviso, Nintendo offre agli utenti che hanno acquistato i rispettivi prodotti nello SEE, nel Regno Unito e in Svizzera la riparazione della ‘responsiveness syndrome’ del control stick, eseguita gratuitamente dai centri ufficiali di riparazione Nintendo“, si legge sulla pagina dedicata. La politica vale anche “se il difetto è causato da usura e anche se la garanzia del produttore di 24 mesi offerta da Nintendo è scaduta“.
Ci sono delle eccezioni
In ogni caso, c’è una postilla. Nintendo può comunque rifiutarsi di offrire questa riparazione gratuita nel caso in cui la “sindrome”, per esempio, sia causata da “accessori o altri oggetti il cui uso è previsto insieme al controller, ma non sono prodotti da o per Nintendo” oppure se il difetto è provocato da “danno accidentale, negligenza tua e/o di terze parti, uso sconsiderato, modifiche, uso con prodotti non forniti da Nintendo, senza licenza o autorizzazione all’uso con il controller da parte di Nintendo” o anche se il controller è stato “aperto, modificato o riparato da persone o aziende diverse da Nintendo o suoi partner autorizzati“.
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