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Nella Milano capitale italiana della miscelazione tra confermate certezze e nuovi locali. Ecco la nostra selezione, sempre aggiornata
Milano è oggi la patria della miscelazione di alto livello (re)interpretata da bartender capaci e valenti: professionisti della miscelazione e dell’accoglienza che mettono a disposizione le proprie conoscenze affinché i clienti possano bere egregiamente. Cocktails di taglio internazionale, ma anche ricette sempre più legate alla cultura e ai prodotti italiani.
Stilare una classifica dei migliori barman è compito arduo e parecchio soggettivo, ci limiteremo dunque a fornirvi alcuni validi consigli che con cadenza costante verrano aggiornati per darvi sempre nuovi spunti gaudenti. Intanto ecco a voi gli indirizzi imperdibili dove bere bene in città, tra nuove aperture e insegne già affermate. Varcare la soglia di un cocktail bar non è mai stato così piacevole, come sempre #beveteconsentimento.
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Dove bere l’aperitivo a Milano
© DSL studio
Torre
Fondazione Prada rappresenta una delle anime più artistiche di Milano, al sesto piano della sua famosa torre, su una superficie di 215 m2 dove convivono un cocktail bar e un ristorante, potrete vivere un’esperienza davvero piacevole e da ripetere. Che si scelga il bancone centrale con la sua bottigliera sospesa di quasi 600 etichette, le poltroncine Soviet e i tavolini Tulip di Eero Saarinen vicino al camino, o la lunga terrazza esterna a pianta triangolare, la pregevole proposta liquida vi colpirà. Al timone Pietro De Feudis che con tecnica ed entusiasmo offre una drink list cangiante e parecchio valida, in continua evoluzione e frutto di una costante ricerca. Molto si basa sulla stagionalità e quindi sul cambio continuo degli ingredienti utilizzati in menù. E poi c’è un plus non da poco, arriveranno degli assaggi direttamente dalla cucina dove lavora il talentuoso chef Lorenzo Lunghi che vi convincerà a tornare per vivere anche la cena.
Torre
Via Giovanni Lorenzini 14Bella Milano Bistrot
Dalla Calabria a Milano con orgoglio e maestria, il nome del locale è pensato per unire in un gioco la tipica espressione Milanese con il prodotto di punta del locale, la ciambella di pane calabrese, conosciuta in regione con il nome di “Curuja”. Vi preparerà da bere il bartender Umberto Oliva, calabrese doc e visionario del bar con una proposta di miscelazione mai scontata, tecnica, estrosa e che parla di Calabria. Nell’attuale drink list “Terroni parte 2” si toccano i sapori invernali della Calabria, come nel cocktail “struncatura” (piatto tipico della piana di Gioia Tauro) con gin infuso all’avena e pomodoro secco, vermouth alle olive, colatura di alici, guarnito con oliva marinata al marsala ripiena di alici piccanti. Qui si fa anche questo, racchiudere una ricetta tradizionale all’interno del drink. Una delle novità in menù è la degustazione conviviale, ovvero un percorso di degustazione (minimo due persone) di quattro cocktail a scelta dalla nuova drinklist, così da assaggiare più drink e percorrere un mini viaggio tra i sapori della Calabria.
Bella Milano Bistrot
Via Lazzaro Papi 19The Spirit
Varcate la grande porta nera dai tondi oblò e fatevi accogliere dalla giovane squadra di appassionati bartender. A tenere le fila con polso, umiltà e sorriso è il bar manager Ivan Francesco Filippelli. L’ultima e inedita drinklist Shades of The Spirit dimostra quanto i ragazzi ci sappiano fare e quale sia il concept alla base della miscelazione del locale: mettere alla prova i sensi con giochi di abbinamenti e contrapposizioni. La proposta dei cocktail cambia mensilmente in base all’ingrediente usato, una sezione è dedicata alla stagionalità, una al segno zodiacale del mese (in chiave esoterica) e un’altra ancora (la principale) si occupa della rivisitazione di classici con ingredienti inusuali o lavorati in maniera insolita
The Spirit
Via Piacenza 15Moebius Milano
Luminoso e ampio spazio in stile industriale con numerosi divani e poltrone a disposizione dei clienti. Oltre alla variegata offerta di cocktails sono presenti un ristorante al piano superiore e un bistrot (entrambi nelle mani dell’executive chef Enrico Croatti) per chi dopo l’aperitivo volesse proseguire la valida esperienza. Che abbiate voglia di mangiare o di ascoltare musica, sarete accontentati, ma soprattutto potrete farlo bevendo i numerosi cocktail provenienti dalla bottigliera in cemento alta tre metri: compaiono oltre 300 referenze di liquori e distillati (70 solo di gin), tutti sapientemente miscelati da Giovanni Allario che tiene il timone del bancone e della giovane squadra da ammirare prendendo posto su una delle sette sedute fronte station. Il cocktail bar perfetto ad ogni ogni ora.
Moebius
Via Alfredo Cappellini 25
Octavius Bar
Sembrerà di essere entrati nella cabina di un’elegante imbarcazione d’epoca in cui concedersi eccellenti bevute. Luci basse, legno caldo che rimanda ad un vascello, non a caso la parte superiore del bar è lo scafo di una barca. La giovane e preparata squadra dell’Octavius è capitanata da Santino Salvadore Calderone, siciliano con un’esperienza internazionale di oltre 15 anni, insieme a Cristina Motta e Samuel Barlassina, che vi darà il benvenuto al bancone dove accomodarsi e ammirare un luogo fuori dal comune. Potrete scegliere dalla bottigliera di oltre 1200 referenze, con alcuni pezzi di storia liquida, con cui vengono realizzati drink innovativi e twist on classic. Attenzione al dettaglio e ricerca, non dimenticherete facilmente l’Octavius.
Octavius Bar
Piazza Gae Aulenti 4aFlores Cócteles (Porta Venezia)
Anima argentina, respiro internazionale, accoglienza impeccabile. Avrete certamente sentito parlare di El Porteño, ebbene nell’ultimo nato, El Porteño Prohibido, ora vive di anima propria anche un cocktail bar degno di nota: il Flores Cócteles. Non solo suadenza a note di tango ma tanta cultura miscelata dietro il nuovo progetto che Sebastian Bernardez, uomo del bar per decenni, ha deciso di mettere in campo insieme al fratello Alejandro Bernardez e Fabio Acampora, soci della Dorrego Company specializzata nella progettazione e gestione di lounge bar e ristoranti. «C’è un boom dei “signature drink”, ovvero delle creazioni originali, dimenticando troppo spesso le ricette classiche; abbiamo quindi deciso di investire nella promozione della cultura della miscelazione classica», racconta convinto il promotore del progetto Sebastian Bernardez. Quindi, una volta comodi sugli sgabelli fronte banco provenienti dall’Argentina (come del resto gran parte dell’arredamento ricercato) vi ritroverete a scegliere da una drink list fatta di sette rivisitazioni di grandi classici “Especiales” che cambiano ogni tre mesi (da provare il Manhattan Perfect) e quattordici “Clasicos”, tutti a cura del valente Bar Manager Diego Atlantico. Inoltre, ogni martedì prende vita la Flores Classic Drink Night durante la quale personaggi illustri del mondo bar vengono invitati per sfoggiare le personali ed alte skills legate al meraviglioso mondo della miscelazione (dalle 19.30, orario migliore per vivere il bar in aperitivo).
Flores Cócteles
Via Macedonio Melloni 9Les Rouges (Porta Romana)
In una sempre più in fermento Porta Romana, c’è un angolo di Liguria: Les Rouges, costola meneghina dell’ormai famoso omonimo bar nato a Genova nel 2013. Da quasi tre anni questa insegna calda ed accogliente, in stile anni ’70, accoglie i clienti come si faceva nei saloni dei tempi che furono, senza troppe chiacchiere ma sempre con il sorriso. E non solo, Les Rouges è stato in grado di proporre una drink list molto ampia ma di sostanza divisa per tipologie secco/amaro, leggero e fresco, dolce e intenso, in carta compaiono i cocktail classici come lo Spritz Genovese, il (Genova) Milano – Torino (mix di bitter e Vermouth delle tre città), oltre ai Martini cocktail fatti a regola d’arte. Di più, nel piccolo locale si sta bene dall’aperitivo fino a tarda notte perchè c’è una cucina pronta a sfamare chi non si accontenta soltanto del pasto liquido: a disposizione le focacce fatte in casa, le acciughe impanate e fritte e altre leccornie made in Liguria.
Les Rouges
Via Gerolamo Tiraboschi 15
Rita (Navigli)
Colonna portante ed ever green tra i bar milanesi, il Rita continua ad accogliere gli appassionati bevitori, fedeli e non. Varcare la porta di questo locale vuol dire vivere ed assimilare i capisaldi del maestro dell’ospitalità, Edoardo Nono, vale a dire accoglienza, professionalità e competenza, tutti racchiusi in ogni drink. “Dal Rita si sta bene” sentirete dire, tanto semplice quanto vero. Una cocktail list sempre diversa e originale nelle combinazioni e nei nomi, spesso ispirati ai viaggi fatti in giro per il mondo. Per chi ancora non lo conoscesse, da provare l’ormai storico Gin Zen creato da Edoardo nel 1998, un cocktail a base di ghiaccio tritato, gin, zenzero fresco pestato, lime e soda. Questo locale è un grande classico, forse intramontabile, così come per chi inizia per primo e fa da apripista con qualcosa di speciale.
Rita
Via Angelo Fumagalli 1Ceresio 7 (Monumentale)
Da tanti scelti per essere uno dei locali più instagrammabili di Milano, in realtà il suo potenziale più forte viene fuori dalla proposta del cocktail di cui si occupa il bar manager Abi (Abdelfataha) El Attaoui. Sullo storico dello storico palazzo dell’Enel, da cui ammirare lo skyline di Milano, vive questo scenografico ristorante e american bar che attrae migliaia di persone nella sua zona lounge in stile newyorkese che si espande nelle due spettacolari terrazze con piscina (dove fare il bagno nel patrimonio). Elementi suggestivi a parte, come lo skyline, le piscine, i divanetti ed il grandene, è la proposta al bar a fare la differenza: dai grandi classici alle molteplici creazioni di un menù che si ispira a tecnica, abitudini, filosofia ed espressione di diversi artisti per creare una proposta che regala agli ospiti un’ esperienza sensoriale notevole, a partire dal menu realizzato da artigiani italiani utilizzando legni sostenibili e dando vita ad una vera opera d’arte. Che si viva in coppia, con amici o per lavoro, l’effetto è sempre piacevole.
Ceresio 7
Via Ceresio 7Camparino in Galleria (Centro)
Hai in mente il prototipo dell’accoglienza italiana e lo stile inconfondibile che si porta dietro in tutto il mondo? Ci state pensando? Bene, allora sarai ad una conclusione: Camparino ei suoi cocktail red passion. Creato nel 1867 e ancora presente dove la storia raccontata e miscelata, nella Galleria Vittorio Emanuele II, questo monumento della miscelazione è oggi il luogo per antonomasia dell’aperitivo italiano ma anche il posto da scegliere se si vuole bere alcuni grandi classici come il Negroni fatti a regola d’arte, ma non solo. Il valente Tommaso Cecca, store manager & head bartender, coadiuvato da una giovane e preparata squadra, mette in scena ogni giorno la stessa bontà del bere miscelato. Che sia servita nel Bar di Passo con il suo dehors vista Duomo, dove concedersi i cocktail più classici che hanno qui fatto la storia come l’iconico Campari Seltz o il Milano-Torino, o nella più sofisticata ed elaborata Sala Spiritiello al piano superiore, la magia prende forma tra sperimentazioni e drink che hanno oggi portato la dimensione della miscelazione di Tommaso Cecca nell’olimpo dei cocktail bar. Un bar imperdibile assolutamente da visitare se si è a Milano.
Camparino
P.za del Duomo 21
Tolga Sarikose
Tripstillery (Porta Nuova)
Nel cuore di Porta Nuova, nato dall’esperienza dei soci di locali come il Mag, è un cocktail bar unico nel suo genere: all’interno c’è una distilleria, per l’uso del bar ma anche per offrire la possibilità ai clienti di creare distillati personalizzati. Volete il «vostro» gin? Potete farlo grazie all’alambicco costruito a Tripstillery da Nicola Corna. Per invece chi vuole semplicemente bere – e ai massimi livelli – Tripstillery vanta la mente creativa di Flavio Angiolillo con la sua Farmily e Luca Vezzali, bartender d’eccezione. Una cocktail list che è una scoperta, qualche piatto da accompagnamento (sono aperti dal mattino alla notte), spazi ariosi e tavolini in piazza.
Tripstillery
Piazza Alvar AltoFTfoto | www.ftfoto.it
Mandarin Garden (Centro)
Se Via Montenapoleone è frequentata perchè raggruppa le più famose griffe mondiali, un motivo ben più saporito ma altrettanto lussuoso è tra le mura degli edifici del XVIII secolo, all’interno del Mandarin Oriental, l’hotel cinque stelle nel cuore della città. Già conosciuto per l’alta proposta gastronomica rappresentata dal ristorante bistellato Seta, l’offerta si avvale anche di un notevole cocktail bar nelle mani del valoroso Direttore del Mandarin Gardent Guglielmo Miriello. L’aperitivo è da vivere nel Mandarin Garden, una vera e propria oasi urbana che accoglie gli ospiti dalla mattina fino a tarda notte, in un’ atmosfera coinvolgente immersa nel verde e nel design italiano. Il talentuoso team di bartenders guidato da Miriello realizza cocktail su misura e sorprendenti rivisitazioni sui grandi classici, al ritmo della resident DJ che cura l’atmosfera sempre in linea con il contesto. La nuova drink list è ispirata al romanzo di Jules Verne “Il Giro del Mondo in 80 Giorni” che nel 2022 celebra i 150 anni dalla pubblicazione: 11 drink signature, uno per ogni lama del ventaglio di MandarinOriental, da Londra all’Italia, dall’India ad Hong Kong attraverso mete affascinanti.
Mandarin Garden
Via Andegari 9Veloce (Corso Italia)
Se c’è Franco Tucci Ponti siete a cavallo. Il Bar Manager di Veloce , nell’Hotel Radisson Collection di Milano, miscela tutta la maestria fatta propria durante gli anni di lavoro e di viaggi. Entrate nello storico Palazzo del Touring Club dove oggi risiede l’hotel che al suo interno nasconde il Veloce Milano, cocktail bar aperto a fine 2021. Movenze, format e accoglienza da club dove si respira aria di tempi andati completamente rinnovata e preziosa perché in grado di rievocare la storia (almeno negli spazi) con un twist moderno e vibrante come solo Tucci è in grado di fare. Il piccolo banco a mezza luna vi permetterà di ammirare le movenze stilistiche del bartender diventato famoso a Milano con il suo Atomic Bar, l’ampia sala adiacente di bere comodi su divani e poltrone colorati tra opere d’arte e pezzi dell’archivio Touring. Fatevi raccontare da Tucci cosa ha pensato di inserire nella nuova drink list senza però lasciarvi ammaliare eccessivamente altrimenti finirete per provare l’intero menù.
Veloce
Corso Italia 10
Carico (Savona)
Soddisfa l’appetito e la curiosità più fino a tarda notte, è il piccolo locale dove uno dei più apprezzati interpreti della miscelazione italiana, « Dom»(enico) Carella , fa da bere miscelando tutto il suo know how. Tra cocktail signature e grandi classici la proposta liquida accoglie circa venticinque ricette che si rinnovano per lo più mensilmente. Assolutamente unica l’idea di proporne una buona parte anche in versione “compact Tasting”, circa mezza porzione, un’idea per chi abbia voglia di un percorso sensoriale. Carella ha lavorato da cuoco per dieci anni, background che oggi gli permette di interpretare il bar come una « cucina liquida» , aspetto molto interessante per la soddisfazione generale che appaga i sensi. Di più, la recente e superba novità sta nella“Martini Room”, una piccola sala in cui bere solo il cocktail dei cocktail, e in cui non si pagano i drink ma il tempo: dalle 20.00 all’01.00 potrete infatti prenotare il vostro slot di 30-60-90 minuti in cui vivere un percorso per veri gaudenti appassionati del re dei drink. Uno spazio tanto voluto da Carella, realizzato per vivere un’esperienza unica dedicata a questo drink. In ogni caso trovare un menù sempre cangiante e rinnovato dove ogni settimana cambia qualcosa…
Carico
Via Savona 1The Doping Club (Porta Ticinese)
All’interno del boutique Hotel The Yard vive un cocktail bar in grado di teletrasportare i propri clienti in un luogo che di certo non è la solita Milano. Arredi antichi e moderni che convivono, oggetti vintage, opere di ogni tipo, animali impagliati, divani e arredamento decisamente sui generis che si fondono creando un’atmosfera unica. Tutto qui ha una sua storia, ad occuparsi di voi l’esperto bar manager Alberto Corvi che vi guiderà nella proposta mensilmente rinnovata, di ispirazione classica dai vari filoni di miscelazione internazionale ma con spiccata firma personale. Sfogliando il menù, nelle pagine di sinistra compare la selezione di 5 Forgotten Classic, cocktail classici citati nei più datati e dispersi libri della storia della miscelazione, ripresi e riproposti in stile Doping come il Chrysanthemum, Remember the Maine o El Presidente, nella destra una selezione di 5 Twist on Classic, i cocktail classici interamente rivisitati in stile Doping come il Funky Panky o l’Improved Toreador. Ogni preparazione, dai succhi agli sciroppi, è fatta in casa, così come le pizze e le tapas in aperitivo, e per gli amanti del genere è permesso anche fumare nel salotto principale.
The Doping Club
Piazza XXIV Maggio, 8Iter (Navigli)
Un fusion cocktail bar unico nel genere creato da Flavio Angiolillo e dalla sua squadra (delle famose insegne milanesi dedicate alla miscelazione come Mag, 1930, Backdoor43) in zona Navigli. Un bar di quartiere e di livello dove si fa ricerca ma mai esasperata, un posto da frequentare felicemente ogni giorno. Qui si concentrano le esperienze di viaggio sotto forma di cocktail , Iter è il posto dei viaggiatori, nato per raccontare i viaggi nel mondo della miscelazione e si ispira ai grandi esploratori del pianeta: «From Italy To The World» è il claim del locale scelto da chi è abituato a viaggiare e vuole continuare a farlo anche seduto ad un bancone. A disposizione una drink list coinvolgente tra tecnica e che racconto porta i viandanti assetati in giro per il mondo, scegliendo da una drink list che offre il gusto inconfondibile delle bevande e delle creazioni di un paese specifico. Per questo un bar unico nel suo genere che porta con sé le ricette migliori, gli spunti, le reminiscenze storiche della mixology. A disposizione dei tavoli divanetti e ma il consiglio è di accomodarsi al bancone , usufruire delle vaschette con ghiaccio incastonate del legno per mantenere il cocktail sempre fresco, godere della bella bottigliera luminosa e della squadra a lavoro. Di più, per pranzo vengono serviti i pochi ma buoni piatti preparati quotidianamente e la domenica il brunch è servitocon un menù che in questo caso “viaggia in Italia” con il “pranzo della nonna”.
Iter
Via Mario Fusetti 1
drinc. Cocktail & Conversation
Coppia nella vita e nel lavoro, appassionati e cultori del bar impegnati in ben due locali (vicini) in città. Desiree Brunet e Luca Marcellin gestiscono le due insegne in cui si vive il mondo del bar in maniera decisamente cordiale e piacevole ma sempre di livello . Il primo nasce nel 2016 con l’intenzione (riuscita) di offrire il perfetto equilibrio tra l’accoglienza e la qualità dei bar d’hotel all’esperienza del bar di quartiere; nel 2016 arriva invece drinc.different più intimo e dalle linee sinuose definite dagli stessi proprietari «un bar con mood elctroswing, una graziosa bomboniera in stile neo eclettico». Vuol dire ecletticità mai sproporzionata, miscelazione pulita ma che osa e diverte, colori a far da cornice, elementi decorativi a caratterizzare tutto, architettura pensata composta da curve e superfici d’impatto ad accompagnare sempre la bevuta. Un’insegna decisamente accattivante e ospitale in cui regna il sorriso e l’alta miscelazione (anche nel comodo dehor esterno). @@bere. Cocktail e conversazione