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di Roberto Pezzali – 07/12/2022 12:520

Gli sviluppatori Apple possono finalmente scegliere, per le loro app, il prezzo che vogliono

Con un annuncio nella serata di ieri Apple cambia le norme dell’AppStore aumentando le fasce di prezzo, che diventano oltre 700 (più di mille con gli arrotondamenti). La decisione rientra nell’accordo con gli sviluppatori Usa.

Una class action contro Apple da parte di un groppo di sviluppatori americani si era conclusa, oltre che con un indennizzo di 100 milioni di dollari, con una serie di promesse da parte del colosso americano sulla gestione dell’AppStore. Una di queste era legata ai prezzi delle app sugli store: gli sviluppatori chiedevano molta più flessibilità e la libertà di poter scegliere più liberamente il prezzo a cui vendere non solo le app, ma anche proporre gli acquisti in app e gli abbonamenti.

Può sembrare strano, ma fino ad oggi uno sviluppatore poteva scegliere solo ed esclusivamente tra 87 prezzi ben definiti che variavano in automatico a seconda del cambio e dell’inflazione. Ad ottobre di quest’anno, per esempio, a causa del cambio euro dollaro il prezzo minimo per le app era passato da 0.99 euro a 1.19 euro.

Ad ottobre aumenteranno i prezzi delle app su Apple AppStore. Superata la barriera di 0,99 euro

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Ora cambia tutto, perché non solo Apple ha ampliato i possibili prezzi ma ha anche allargato le soglie, permettendo ad uno sviluppatore di impostare un minimo di 0.29 euro fino ad arrivare a prezzi che toccano i 10.000 euro, anche se per prezzi così elevati si dovrà fare una richiesta particolare.

Non solo: Apple permetterà anche l’arrotondamento allo “0” e al “90”, lasciando ad uno sviluppatore la possibilità di scegliere se far pagare 0.99 euro, 0.90 euro o 1 euro. Soluzione, quella dell’arrotondamento allo 0, utile per gli abbonamenti annuali, anche loro oggi posizionati a xxx.99.

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Non sarà tuttavia un cambiamento immediato: i nuovi prezzi saranno utilizzabili da oggi per gli abbonamenti, mentre si dovrà attendere la primavera del prossimo anno per adottarli nel caso di acquisti diretti di app e per gli acquisti in-app.

Tra qualche mese, se uno sviluppatore vorrà, potrà proporre una applicazione a 0.29 euro, con incrementi di 0.10 fino ad arrivare ad un euro. Fino ad oggi nessuno ha mai potuto vendere un’app ad un prezzo “simbolico”, doveva usare il prezzo minimo imposto da Apple. Ora potrà farlo.

Dal prossimo anno arriverà anche una funzionalità, che dovrebbe mettere gli utenti al riparo da eventuali aumenti su alcuni mercati.

Oggi, infatti, è possibile che i prezzi di alcune app su alcuni mercati vengano adeguati automaticamente da Apple in base ad inflazione e tassi di cambio.

Uno sviluppatore potrà scegliere lo store locale da utilizzare come riferimento, mantenendo il prezzo della sua app fissa e invariata per quello store. Si può pensare ad esempio ad una applicazione in abbonamento italiana, per la quale lo sviluppatore vuole che non si paghi mai più di 10 euro al mese.

I prezzi per gli altri 174 store e per le 44 valute verranno adeguati automaticamente a seconda delle oscillazioni delle varie valute, così lo sviluppatore non si dovrà preoccupare di effettuare regolazioni a mano. Si potrà comunque continuare a determinare i prezzi per ogni singolo store.

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