
Continua ad affondare il volume delle vendite di Farfetch. Ma il titolo del gigante dell’e-commerce recupera un +11,31% in Borsa questa mattina, sull’onda delle previsioni ottimistiche per il prosieguo del 2023.
Il quarto trimestre del colosso di José Neves ha seguito il trend negativo del quarter precedente, il primo a segnare un calo in termini di gross merchandise value (gmv), accusando una flessione del 12% a 1,1 miliardi di dollari (circa 1,04 miliardi di euro). Nell’intero anno, la contrazione è stata pari al 4%, arrivando a quota 4,1 miliardi, valore che segna quasi un raddoppio dall’inizio della pandemia, ricorda il numero uno di Farfetch nel report che accompagna la pubblicazione dei risultati finanziari.
In diminuzione nell’ultimo quarter anche i ricavi dell’e-tailer, scesi del 5% a 629 milioni di dollari rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Guardando invece ai dodici mesi del fiscal year, le vendite della piattaforma sono aumentate del 3%, arrivando a 2,3 miliardi di euro, nonostante le continue battute d’arresto in Cina e le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina che hanno fortemente pesato sulla performance. A influire anche il cambio valutario, con il peso rappresentato dal super dollaro: a valuta costante il gmv sarebbe aumentato del 2% nell’anno fiscale. Riguardo alla marginalità, le perdite nel quarto trimestre sono state pari a 177 milioni di dollari, in calo rispetto al trimestre precedente.
Una sorte in cui Farfetch è in buona compagnia, arrivando all’indomani dei risultati di Mytheresa, anch’essa con vendite in rallentamento nel suo secondo trimestre.
“Farfetch entra nel 2023 come un’azienda significativamente più efficiente in seguito alla nostra riorganizzazione strategica e alla razionalizzazione dei costi – ha commentato il founder, presidente e CEO Neves -. Questo inizio dell’anno mi dà fiducia nel fatto che il 2023 sarà un anno di crescita costante, in cui compenseremo i venti contrari dell’anno precedente e inaugureremo nuove partnership per raggiungere un incremento in ricavi, ebitda e un flusso di cassa positivo”.
L’imprenditore ricorda quanto annunciato in occasione del Capital Markets Day svoltosi a dicembre nella Grande Mela, durante il quale era stata illustrata agli investitori la strategia a medio termine per la ripartenza, che include tra le altre cose deal con Richemont, Neiman Marcus, Bergdorf Goodman e altri player. L’attuazione della rosa di collaborazioni, si anticipava, costerà all’azienda 170 milioni di dollari. In fase di finalizzazione anche la partnership di accelerazione nell’innovazione digitale con Ferragamo. Farfetch aveva affermato che il suo valore lordo delle merci crescerà del 22% fino a sfiorare i 5 miliardi di dollari entro la fine del 2023, e raggiungerà i 10 miliardi entro il 2025.
Obiettivo primario, accelerare nell’hard luxury per la piattaforma fashion, come testimonia l‘accordo recentemente finalizzato su Ynap–Yoox Net-a-porter, la piattaforma online del lusso che fa capo alla svizzera Richemont, di cui ora Farfetch detiene il 47,5 per cento. Ma se alla fine dello scorso anno il pubblico finanziario sembrava non avere recepito bene l’outlook per il 2023 dell’e-commerce, con un tracollo delle azioni a -35% a Wall Street, ora la risposta sul listino finanziario sembra denotare un’accoglienza più fiduciosa.
“La missione di essere la piattaforma globale per il lusso è ora più rilevante che mai – ha proseguito infatti Neves a margine dei risultati – e Farfetch continua ad avanzare verso questa visione”.
Contestualmente la società annuncia anche la prossima dipartita del CFO Elliot Jordan, che lascerà l’incarico entro la fine del 2023 dopo otto anni in Farfetch. Momento in cui, ha commentato Jordan a proposito dei risultati, l’azienda confida di tornare a un regime di piena redditività.