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citynews today

Redazione 02 gennaio 2023 20:54

È morto a Catania Antonio Pallante, l’attentatore di Palmiro Togliatti, contro cui esplose 3 colpi di pistola il 14 luglio 1948, riducendo in fin di vita il leader del partito comunista italiano, in compagnia di Nilde Iotti, nei pressi della Camera dei deputati. L’attentato che portò l’Italia sull’orlo della guerra civile, con lo stesso leader comunista che dal letto dell’ospedale invitò alla calma mentre iniziavano scontri nelle piazze antifasciste. Pallante, nato in Irpinia il 3 agosto del 1923, è  morto il 6 luglio 2022 a 98 anni per complicazioni respiratorie, nella sua casa del capoluogo siciliano. La notizia del decesso era stata finora tenuta riservata da parte dei suoi due figli.

Perché Pallante sparò a Togliatti

“Mio padre ci ha sempre detto che quel gesto lo ha fatto semplicemente perché da studente vedeva qualcosa che poteva essere una minaccia per la democrazia, intravedendo il legame tra Togliatti e l’Unione sovietica”, ha spiegato il figlio.

La sparatoria avvenne a Roma, vicino la Camera dei deputati, da cui Togliatti era appena uscito in compagnia di Nilde Iotti, che rimase illesa. Pallante partì armato da Randazzo, nel Catanese, dove viveva, e agì da solo spinto, disse, dalla paura del pericolo dell’espansione del comunismo in Italia. Non si è mai più occupato, almeno pubblicamente di politica.

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