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Dalla Francia, il Paese più colpito, passando per Finlandia e Italia, fino a Nord America, Canada e Stati Uniti: massiccio attacco quello scatenato nella giornata di ieri dagli hacker in tutto il mondo, incluso il nostro Paese, che ha compromesso “diverse decine di sistemi nazionali”, la cui portata e, soprattutto, le cui conseguenze sono ancora tutte da chiarire.

Un “massiccio attacco tramite un ransomware già in circolazione” è stato rilevato dal Computer security incident response team Italia dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. I tecnici dell’Acn hanno già censito “diverse decine di sistemi nazionali verosimilmente compromessi e allertato numerosi soggetti i cui sistemi sono esposti ma non ancora compromessi”. Tuttavia, si spiega, “rimangono ancora alcuni sistemi esposti, non compromessi, dei quali non è stato possibile risalire al soggetto proprietario. Questi sono chiamati immediatamente ad aggiornare i loro sistemi”.

Dalla Francia all’Italia: server ko

Come detto, appunto, l’attacco, secondo gli esperti, è stato lanciato in tutto il mondo tramite un ransomware, cioè un malware, un “software malevolo” che cripta i file presenti sul computer della vittima, rendendoli illeggibili e non più utilizzabili senza una chiave di decifrazione che viene data dagli hacker solo dietro pagamento di un riscatto. Piccole cifre, solitamente, per i privati. Molto più alte invece qualora siano coinvolte grandi organizzazioni, aziende o enti pubblici.

Questione seguita con la massima attenzione dal governo, aggiornato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ACN sugli sviluppi dell’attacco tramite un ransomware già in circolazione nei server VMware ESXi. Così ieri Palazzo Chigi in una nota nella quale veniva anche comunicato che nella mattinata di oggi, lunedì 10 febbraio alle 9 il sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per la cybersicurezza, incontrerà a Palazzo Chigi il direttore di ACN, Roberto Baldoni, e la direttrice del DIS-Dipartimento informazione e sicurezza, Elisabetta Belloni, per fare un primo bilancio dei danni provocati dagli attacchi e per confermare la promozione della adeguata strategia di protezione, peraltro da tempo già in atto.

Governo convoca vertice

Nelle settimane passate – viene ricordato – la necessità di contrastare le vulnerabilità dei sistemi informatici aveva costituito oggetto di una informativa da parte del presidente Giorgia Meloni in sede di Consiglio di ministri, accompagnata dall’invito a uno stretto raccordo fra le strutture istituzionali e ACN.

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