cresciuta in campo profughi/ “C’era tanta violenza, dovevamo sopravvivere”

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Rita Rusic, l’infanzia in un campo profughi: “Ci sono dei bagni dove tutti vanno”

Rita Rusic, in occasione della quarta puntata di Ti sento programma condotto da Pierluigi Diaco, ha ricordata la sua difficile infanzia in un campo profughi. Oggi imprenditrice di successo, ha passato momenti davvero molti difficili quando è arrivata in Italia insieme alla sua famiglia di origini istriane.

Rita Rusic ricorda molto bene come fossero strutturati i campi profughi, in cui ha trascorso parte della sua infanzia: “Il campo profughi è un luogo circondato da dei pali di legno, filo spinato e con delle guardie. E non si può uscire, non sei libero di uscire e di entrare quando vuoi. Puoi uscire solo se vai al lavoro o con i genitori. Eravamo il mio papà, la mia mamma, mia sorella ed io… Ci sono tutte case lunghe… Praticamente ogni famiglia ha una piccola stanza dove c’è tutto. C’è un tavolo dove puoi cucinare qualcosa, ci sono i letti a castello, dove dormono sia la mamma e il papà che i figli. Poi nel corridoio, nel mezzo di questa casa lunga lunga ci sono dei bagni dove tutti vanno”. 

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