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Salvatore Amura, ad di Valore Italia, ci spiega come funziona il nuovo polo della formazione 100% made in Italy
Non solo il Cenacolo vinciano e la Cappella Sistina: anche l’arte contemporanea spesso rischia di sparire (citofonare Damien Hirst). E lo stesso vale per l’oggetto di design. Nuove conoscenze e inediti scenari, dunque, per l’expertise del restauratore. Valore Italia (valoreitalia-is.it) forma i giovani in un contesto interdisciplinare dove si studiano le nuove metodologie da applicare al patrimonio culturale con l’obiettivo di favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di operatori altamente qualificati. Soci fondatori sono Fondazione Enaip Lombardia e la società di formazione del gruppo Umana: made in Italy al 100% quindi. Salvatore Amura, amministratore delegato di Valore Italia, ha accettato di parlare con CulturaIdentità.
Caro Amura, tutto ha avuto inizio con…?

Tutto ha avuto inizio con due sfide. Innanzitutto quella di realizzare un nuovo polo della formazione e valorizzazione dei beni culturali, nello specifico un centro di formazione e ricerca nell’ambito del restauro, scegliendo come luoghi cardine MIND e BOVISA, due cuori pulsanti della rigenerazione urbana milanese.
In secondo luogo, quella di rilanciare l’attività della storica Scuola di Restauro di Botticino, fondata nel 1974 a Botticino e trasferita a partire dal 4 ottobre 2022 a Milano, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico 2022/23.
Ad oggi possiamo affermare che, grazie al lavoro svolto insieme ad Angelo Crespi, compagno sodale e instancabile in questa avventura, la sfida è vinta.
Lavoro manuale ma non solo: qual è l’offerta didattica? E quali gli esiti lavorativi?
La Scuola di Restauro di Botticino eroga il corso quinquennale di Restauratore di Beni Culturali equiparato alla Laurea Magistrale LMR/02, abilitante alla professione, negli indirizzi PFP1-PFP2-PFP3. Il primo inerente gli interventi di conservazione e restauro di dipinti murali, affreschi, stucchi, terrecotte, nonché materiali litoidi e superfici musive. Il secondo riguardante manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee e manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti. Il terzo attinente a manufatti tessili, arazzi, tappeti, pelle e cuoio.
I nostri studenti al termine del percorso trovano collocamento presso musei pubblici e privati, laboratori di restauro, soprintendenze, aziende e organizzazioni professionali operanti nel settore della diagnostica, della conservazione e del restauro dei beni culturali, nazionali ed internazionali.
Accanto al progetto della Scuola di Restauro di Botticino in MIND si affianca quello di CIMA, che ci vede in veste di capofila e che vanta come protagoniste le Fondazioni ITS di Regione Lombardia: ITS Lombardia Meccatronica; ITS Angelo Rizzoli; ITS Move e ITS Tech Talent Factory.
Con CIMA – Campus ITS Mind Academy – si è realizzato il primo campus lombardo dedicato alle scuole ad alta specializzazione tecnologica che offrono corsi riguardanti green mobility e smart city, digital marketing, supply chain, big data engineering e meccatronica biomedicale.
Partnership e relazioni: chi sono i vostri “compagni di viaggio”?
I nostri primi “supporter” sono i due promotori di Valore Italia, Enaip Lombardia e Umana Forma, che dal primo giorno hanno sostenuto progettualmente ed economicamente un’operazione che ha preso avvio senza alcun finanziamento pubblico.
Dobbiamo poi ringraziare Fondazione Cariplo e Banca d’Italia, che con il loro sostegno economico hanno premiato un progetto di qualità che pone al centro i giovani e la formazione nella cura e valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale.
Un riconoscimento va poi a tutti i partner che hanno creduto in noi: AICC, Federculture, Università degli Studi di Milano, Triennale di Milano, Pirelli Hangar Bicocca, Open Care, Fondazione Links, Italia Circolare, Fondazione Cologni Mestieri d’Arte, Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Fondazione Triulza.
Una menzione particolare va infine a Redo SGR e Lendlease, che insieme a Regione Lombardia e Arexpo hanno messo a disposizione le infrastrutture necessarie per dare avvio alla nostra operazione di Valore Italia a Milano.
Bovisa District, MIND District. E poi Open Care, Università degli Studi di Milano, Hangar Bicocca, Triennale, Fondazione Cariplo…innovazione e ricerca “Milano centriche” o anche legami “distribuiti” con il territorio?
Valore Italia sicuramente nutre un legame profondo con l’Italia e, attraverso Milano, con tutti i poli nazionali dell’innovazione, della cultura, della formazione e della ricerca, ma è anche l’hub di partenza per la costruzione di un sistema di relazioni e partnership internazionali, che mettono la formazione al restauro italiana al centro del mondo, in una “competizione positiva” con tutte le altre realtà che operano nel nostro settore.
Qual è il vantaggio competitivo di Valore Italia rispetto a realtà similari?
Mi piace mettere in luce tre aspetti che penso possano essere significativi: la Scuola di Restauro di Botticino vanta la presenza di docenti di altro profilo, riconosciuti a livello nazionale ed internazionale; il nostro approccio metodologico è molto rigoroso e le attività laboratoriali sono molto specialistiche. Tutti e tre i punti ci hanno permesso di formare, in quasi 50 anni, una classe di restauratori che oggi occupa ruoli di responsabilità all’interno di musei, fondazioni, gallerie e istituzioni culturali sia pubbliche che private, sia in ambito nazionale che internazionale.
Come vede la conservazione del patrimonio culturale in un futuro più o meno immediato?
In questo momento l’obiettivo che abbiamo di fronte è quello di implementare i servizi di restauro preventivo-conservazione programmata, siamo consci infatti della mancanza di una sistematizzazione delle prassi di prevenzione del degrado dei beni culturali e della necessità di intervenire per garantire la trasmissione del patrimonio culturale alle future generazioni.
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