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La sconcertante storia del Cecil Hotel di Los Angeles: perché è considerato maledetto, dagli inizi alla morte di Elisa Lam.

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licenza Wikicommons CC-BY-2.0

Il Cecil Hotel ha attirato l’attenzione dei media nazionali nel 2013 quando la studentessa universitaria canadese Elisa Lam è stata trovata morta nei suoi locali. Ma nella sua storia, questa struttura alberghiera è stata spesso al centro della cronaca nera e ha ispirato negli anni serie televisive e documentari. Una tetra leggenda metropolitana o dietro al Cecil Hotel e ai suoi misteri c’è dell’altro?

Il Cecil Hotel è stato a lungo uno sfondo famigerato nella cultura pop, per citare alcuni esempi: ha ispirato Barton Fink – È successo a Hollywood, film dei fratelli Coen che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes, e la quinta stagione di American Horror Story. Ha inoltre ispirato una puntata di Cacciatori di fantasmi e sul Cecil Hotel è basata la docuserie di Netflix dal titolo Sulla scena del delitto: Il caso del Cecil Hotel.

I misteri del Cecil Hotel, tra leggenda e realtà

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Dopo tre anni di costruzione, il Cecil Hotel ha aperto ufficialmente nel centro di Los Angeles nel 1927, appena quattro anni dopo si consuma il primo dei tanti misteri intorno alla storia dell’albergo. La prima morte segnalata in questa struttura risale al 19 novembre 1931 quando un uomo si suicidò. Da allora, nell’hotel si sono verificati oltre una dozzina di altri decessi – suicidi, overdose e omicidi.

Nella struttura ha vissuto a metà anni Ottanta un pericoloso serial killer: Richard Ramirez terrorizzò Los Angeles dal giugno 1984 all’agosto 1985. Nato in Texas, soggiornava al quattordicesimo piano dell’albergo. Nell’estate del 1985, i residenti di Los Angeles lo circondarono dopo averlo riconosciuto dai giornali. Arrestato, venne condannato per ben 13 omicidi, cinque tentati omicidi e 11 aggressioni sessuali.

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Qualche anno più tardi, nell’albergo soggiorna un altro serial killer – stavolta venuto da ancora più lontano. Si tratta dell’austriaco Jack Unterweger. Questi nel 1976 era già stato condannato in patria per un omicidio. Durante la sua permanenza al Cecil Hotel, avrebbe ucciso almeno tre prostitute. Nel 1994, il governo austriaco lo ha ritenuto colpevole di nove omicidi e condannato all’ergastolo.

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In ultimo, il caso che più di tutti ha sconvolto l’opinione pubblica: la terribile morte della studentessa Elisa Lam. La giovane – dopo aver soggiornato a lungo nell’albergo – improvvisamente sparisce. Dopo qualche giorno, i residenti della struttura si lamentano della bassa pressione e del sapore dell’acqua nelle loro stanze. La ragione è tremenda: la ragazza viene trovata morta all’interno di una cisterna d’acqua chiusa sul tetto dell’hotel.