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Il Clinical Kidney Journal ha pubblicato uno studio scientifico che ha rivelato le cause della misteriosa morte di Bruce Lee: «una forma specifica di disfunzione renale».

Le cause della misteriosa morte di Bruce Lee

Bruce Lee morte
Bruce Lee

Bruce Lee, icona di Hollywood e leggenda delle arti marziali, è deceduto prematuramente all’età di 32 anni il 20 luglio del ’73 a Hong Kong. Nell’arco di questi 50 anni si è creato attorno alle cause del suo decesso un alone di mistero. La versione ufficiale sosteneva che Bruce Lee fosse morto a causa di un edema cerebrale, ma allora neanche l’autopsia riuscì a fugare del tutto i dubbi. L’unico sintomo che la star di Hollywood presentava prima di addormentarsi per sempre, era una forte emicrania. L’incertezza dunque che da sempre ha avvolto la sua morte, ha dato il via a libere interpretazioni, talvolta assurde. Alcuni sostenevano che fosse un caso di avvelenamento da parte della mafia cinese, altri un omicidio commesso per vendetta da un’amante.

Adesso un nuovo studio cerca di far luce, individuando le vere cause della sua morte. Un team di nefrologi spagnoli ha redatto un saggio intitolato “Who killed Bruce Lee? The hyponatraemia hypothesis“, ricerca rilanciata dai media americani. Secondo gli specialisti le cause del decesso di Lee sono da imputare a «una disfunzione renale» che gli impediva di espellere correttamente l’acqua . Questa disfunzione avrebbe poi condotto la star di Hollywood all‘iponatriemia, con conseguente l’edema cerebrale e morte. Lo studio evidenzia anche lo stile di vita condotto da Bruce Lee, presenta diversi fattori di rischio, quali: consumo di marijuana, alcol, assunzione cronica di liquidi (dieta a base di succo). L’attore assumeva una quantità eccessiva di liquidi, che il suo organismo non riusciva ad espellere per mantenere l’omeostasi.

Questo può portare a iponatremia, edema cerebrale e morte entro poche ore se l’eccessiva assunzione di acqua non è accompagnata dall’escrezione del liquido nelle urine. Il fatto che siamo costituiti per il 60% da acqua – proseguono gli esperti – non ci protegge dalle conseguenze potenzialmente letali di bere acqua a una velocità superiore a quella che i nostri reni possono espellere

Rossella Di Gilio

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