

Microsoft continua a lavorare ottimizzazione di Bing Chat, il suo recente servizio basato sull’intelligenza artificiale generativa di ChatGPT, modificando ancora una volta il numero massimo di sessioni chat giornaliere.
Per chi non avesse seguito i recenti sviluppi, ricordiamo che Microsoft ha deciso di imporre dei limiti in seguito al crescente numero di episodi documentati in rete, in cui il chatbot iniziava a restituire risposte equivoche o addirittura offensive quando veniva messo sotto torchio con insistenti richieste e domande specifiche. Alcune delle risposte più bizzarre strappavano un sorriso, in altre occasione il chatbot assumeva un atteggiamento quasi minaccioso, pertanto si è deciso di limitare sia il numero di scambi in chat sia il numero di sessioni massime giornaliere. Inizialmente si è scelto di scendere a 50 sessioni massime, per poi salire a 60 e di recente fino a 100.
Nelle ultime ore Mikhail Parakhin, responsabile della pubblicità e dei servizi Web di Microsoft, ha pubblicato un nuovo tweet nel quale spiega che è stato applicato un nuovo il nuovo limite giornaliero meno rigoroso, di 120 turni.
All’annuncio sono seguite alcune risposte agli utenti desiderosi di conoscere nuove informazioni, le quali ci offrono anche un potenziale quadro dei sviluppi in corso e delle novità future. Sono stati chiesti dettagli sulla lunghezza dei documenti che Bing Chat può elaborare e se ci saranno dei cambiamenti in positivo in futuro, e Parakhin ha fatto capire che si tratta di un aspetto attualmente al vaglio e che molto presto (forse già in settimana) potrà fornire maggiori dettagli.
Qualcuno si è anche interrogato sulle intenzioni di introdurre capacità di comprensione delle sorgenti audio o video, a esempio per elaborare risposte basate sull’ascolto di un video o si un podcast. A questo proposito Parakhin non si è sbilanciato, dicendo che per ora il chatbot non è dotato di capacità multimodali e non è in grado di processare segnali audio.
Ricordiamo in chiusura, che di recente Bing Chat ha anche introdotto la possibilità di scegliere il tipo di personalità del chatbot, in base alla quale restituirà diverse tipologie “comunicative” di risposte. Maggiori dettagli nella notizia originale di qualche giorno fa.