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Una certa tipologia di cocktail bar accomuna determinati locali, eleganti, lussuosi, da frequentare per bere bene e per fare il giusto incontro, ma soprattutto perché in questi specifici banconi accadono cose. Le famose “cose” tanto astratte quanto tangibili, strette di mano, brindisi e nascita di grandiose idee che altrimenti non vedrebbero la luce in nessun altro posto.

I Bulgari Hotel ne sono un esempio, non soltanto italiano ma mondiale. E per far sì che tutto ciò che deve accadere accada, al Bulgari Bar Milano ha avuto avvio Symposia, un percorso sensoriale legato alla miscelazione in cui in diverse date un barman è ospite dell’altro facendo incontrare persone, culture, stili e sapori diversi. Per questo inizio il padrone di casa Patrick Greco, Bar Manager The Bulgari Bar Milano, ha accolto Dario Schiavoni, Director The Bulgari Bar Dubai. Personaggi molto diversi ma accomunati dallo stesso linguaggio Bulgari.

«La qualità del drink viene dopo, ciò che conta più di tutto quando entri nel Bulgari Bar è l’accoglienza, impeccabile ma allo stesso tempo informale», afferma Greco che da ben quindici anni è al timone di questo viaggio miscelato fatto di personaggi, equilibri e di infiniti “il solito” da ricordare. «Qui la clientela è molto variegata ma tutta esigente e abbiente, e tu devi essere sempre impeccabile sia con il solitario business man che trascorre un’unica notte in hotel, sia con Mick Jagger che vuole bere solo birra che con Lady Gaga che si accomoda e mimetizza tra i clienti seduti al bancone», racconta.

L’iniziativa di Symposia può servire, ai fortunati che vi partecipano, per vivere in un unico momento una doppia anima di due delle più alte espressioni di miscelazione, in questo caso accomunate dallo stesso brand. Scoprendo altresì l’importante aspetto legato alla sostenibilità che vede il Bar Bulgari Milano impegnato in un menu, l’attuale, tutto incentrato su cocktail realizzati con prodotti di scarto come il Pel di Carota in cui oltre al Tanqueray N° Ten, Cocchi dry Vermouth, Mastiha e limone chiarificato, sono presenti anche gli scarti dell’ortaggio.

Dario Schiavoni che ormai da anni è a Dubai, racconta di un lusso quotidiano e sfrenato, anche e soprattutto nel Bulgari Bar emiratino: «venire a bere da noi vuol dire uscire dalla frenesia di Dubai perché il bar è posizionato sulla Jumeirah Bay Island, lontano dal caos e dove godersi una cocktail list ispirata alla nostra propriety, molto semplice, fresca e leggera ma con tanto studio alle spalle. Solitamente chi sceglie di bere da noi vuole anche mangiare, spesso quindi si prediligono drink agili e bassi in gradazione alcolica pensati in paring come il Bell Pepper con rum Matusalem Platinum, sciroppo di peperone e succo di lime che ho creato appositamente per accompagnare un piatto a base di ricci di mare».

In gallery le foto dei cocktail della serata, signature dei due valenti bartender che con savoir-faire e cultura da bar riescono ad accontentare ogni cliente.