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Benzina e diesel stop, panico in Italia - Foto di Ansa Foto
Benzina e diesel stop, panico in Italia – Foto di Ansa Foto

Nessuno può tornare indietro, in nome della mobilità sostenibile, e anche gli italiani dovranno adeguarsi. L’ultimo voto del Parlamento europeo ha ufficializzato lo stop ai motori a benzina e diesel inderogabilmente dal 2035 per arrivare all’obiettivo delle emissioni zero nel 2050.

Un margine stretto, con 340 voti a favore, 279 contrari e 21 astenuti, m,a decisivo anche se fra tre anni l’UE potrebbe rivedere tutto e allungare i rtempi limite per il cambiamento. Intanto si partirà dalla mobilità urbana, quindi con bus e altri mezzi che non inquinano. Il passaggio successivo sarà senza esitazioni dedicato ad auto e furgoni.

Cosa succederà alle vecchie macchine a benzina e diesel? Ancora per qualche anno chi guida i vecchi modelli benzina o diesel potrà continuare a usarli e fino al 31 dicembre 2025 si potrà anche acquistarne uno nuovo. Ma il rischio è doppio, perché anche prima della loro sparizione perderanno molto del loro valore.

Ecco perché fin da adesso è opportuno pensare, soprattutto per chi non ha modelli Euro 5 ed Euro 6 aspettando gli Euro 7, ad un cambio puntando su un’auto elettrica o almeno ibrida. I modelli elettrici sono mossi da batterie ricaricabili e partono dalla mild hybrid, con un motore tradizionale al fianco di un piccolo motore elettrico. Poi la plug-in hybrid che permette di ricaricare il veicolo alle colonnine di ricarica. Nelle auto full hybrid invece l’accumulatore si ricarica in decelerazione e in frenata.

Il problema di fondo non è tanto nel cambiamento di mentalità degli italiani che sono da sempre abituati al motore termico. Ma piuttosto nei prezzi, perché oggi in Italia un modello elettrico non costa meno di 20mila euro, con i costo delle ricariche che vanno dai 35-40 centesimi fino ai 70 centesimi ogni Kwh.

Al momento esistono incentivi del governo sia per l’acquisto delle endotermiche che delle vetture e furgoni elettrici, anche se i primi in realtà sono andati esauriti in un mese. Quindi a disposizione ci sono contributi da 2mila euro senza rottamazione per le auto con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2, che con la rottamazione salgono a 4mila. Nella fascia di veicoli da 0 a 20 g/km CO2 l’incentivo è di 5mila euro con la rottamazione e 3mila euro senza.

Come funzionano le auto elettriche in Italia - Foto di Ansa Foto
Come funzionano le auto elettriche in Italia – Foto di Ansa Foto

E gli ultimi sondaggi effettuati tra gli automobilisti italiani dicono che resistenti sono ancora molti. Contestano i prezzi eccessivi dei modelli, ma anche l’autonomia dei mezzi attualmente prodotti che non garantisce la stessa percorribilità delle vetture a benzina e diesel. Ecco perché a gennaio 2023 sono state immatricolate il 26,7% di automobili mild hybrid, il 26,5% a benzina, il 19% con motore diesel, il 10% ibride, il 4,7% ibride plug-in e il 2,5% elettriche