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Giorgio Carbone

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all’attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per “La Notte” dal 1971 al 1995. Per “Libero” dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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BENEDETTA al cinema con  Virginie Efira, Charlotte Rampling, Daphne Patakia. Regia di Paul Verhoeven. Produzione Francia 2021. Durata:  2 ore e 20 minuti

LA TRAMA La storia  (vera ,pare) di uno scandalo all’interno  della Chiesa  nel 1600 (sono  gli anni dei “Promessi sposi”  di un’altra trasgressione famosa quella della Monaca di  Monza). Benedetta Carlini è la figlia di  un ricco toscano che  fin da bambina viene destinata al convento (la piccola mostra una fede straripante, e magari ha qualche visione alla Giovanna d’Arco). Da adulta, va oltre.  Le vengono  le stigmate come San Francesco  e Padre Pio. Diventa  un  personaggio leggendario del  piccolo borgo toscano, il convento un luogo di pellegrinaggio  come  Assisi. Benedetta viene nominata badessa, ne approfitta per dettar legge nel convento e a vivere senza troppi problemi la sua passione saffica per una conversa. Ma presto i nodi vengono al pettine. Arriva un inviato pontificio che mette sotto processo Benedetta  per blasfemia, eresia e atti contro natura. Ma intanto arriva la peste.

PERCHE’  VEDERLO   Perchè è un film  di Paul Verhoeven, un regista  che a 80 anni  e passa è ancora capace di intrigare e irritare . Come  e più  che in “Basic instinct” e nel più recente “Elle” l’olandese è capace di  attrarre e respingere nel giro di due sequenze. Nel corso  del processo non sai per chi parteggiare (sono tutti orridi tranne  forse  l’anziana badessa di Charlotte Rampling)