assicurazioni,-e-iniziata-l’era-“all-you-can-ensure”

L’era del “all you can ensure” è inesorabilmente cominciata. Non più solo casa, auto e polizza vita: adesso le assicurazioni riguardano anche biciclette, animali domestici, elettronica di consumo, strumenti musicali e molto altro. È la nuova era del settore assicurativo in cui è possibile proteggere tutto quello che ha un valore affettivo. Negli ultimi anni il concetto di rischio ha assunto un nuovo significato: la pandemia, la situazione economica globale e una diffusa incertezza sul futuro hanno spinto il settore delle assicurazioni a trovare nuove modalità di arrivare al cliente finale e dare vita al mercato dell’embedded insurance, ovvero delle assicurazioni integrate. In pratica, con un solo click, il consumatore potrà comprare una copertura assicurativa come prodotto integrato nell’acquisto di un altro bene o servizio. Tutto questo è reso possibile dalla trasformazione digitale che ha permesso lo snellimento di molte procedure all’interno del settore dei servizi assicurativi: l’intelligenza artificiale, la circolazione delle API, i big data e le piattaforme cloud hanno portato vantaggi economici e di efficienza per tutti i player che vogliono scalare il mercato dell’embedded insurance che attualmente vale 1.800 miliardi di dollari a livello globale con un potenziale di crescita del 60% in pochi anni secondo quanto riportato da Open & Embedded Insurance Observatory Report 2022.

All’interno di questo mercato i servizi più richiesti sono quelli di “bancassurance”, ovvero l’integrazione tra l’attività bancaria e quella assicurativa, che coprono il 70% del mercato, seguiti dai prodotti per la protezione personale con il 19%, l’affinity insurance con il 9% e chiude il settore travel con meno dell’1%. Anche in Italia il mercato ha un ottimo potenziale di crescita: l’Italian Insurtech Association ha stimato che il mercato dell’embedded insurance varrà nei prossimi 10 anni fino al 20% del valore del settore assicurativo totale. Nel dettaglio si tratta di un giro d’affari che potrà valere quasi 30 miliardi di euro entro il 2030, tenendo in considerazione che per KPMG il mercato assicurativo italiano, con riferimento alle sole imprese con sede legale in Italia, vale 144 miliardi di euro a fine 2021. “Il settore assicurativo è destinato a cambiare radicalmente in pochi anni. In passato le compagnie miravano a costruire una relazione esclusiva con il cliente finale nell’ambito della quale effettuare la vendita dell’assicurazione, mentre adesso, grazie all’embedded insurance, l’assicurazione è a portata di click a integrazione di un acquisto anche presso aziende che operano in un settore diverso dall’assicurativo. Pensiamo, ad esempio, all’acquisto di una polizza assicurativa integrata a un viaggio o a uno ski pass. Per questo motivo sta nascendo per le grandi compagnie la necessità di investire in piattaforme polifunzionali per consentire la distribuzione di prodotti assicurativi integrabili in base alle esigenze degli utenti finali. È evidente che nascono notevoli opportunità di mercato per i nuovi player tecnologici innovativi che sono raddoppiati nell’arco dell’ultimo anno”, illustra Luigi Alicante, Insurance Senior Account di Mia-Platform, tech company 100% italiana specializzata nella costruzione di applicazioni e piattaforme digitali cloud-native.

Questa nuova modalità d’acquisto delle polizze abbatte numerose barriere per le compagnie assicurative: vengono ridotti di costi di distribuzione visto che si tratta a tutti gli effetti di un acquisto integrato in un software del venditore o di terze parti, viene instaurata una nuova modalità d’ingaggio con il cliente cui viene proposta un’offerta assicurativa in target con le sue esigenze nel momento più opportuno e permette di allargare la vendita di questi prodotti a una parte di mercato che prima non aveva accesso diretto a queste polizze. Questa innovativa modalità di vendita è stata accolta molto bene dal mercato soprattutto dalle generazioni più giovani come Millennial e Gen Z: dalla ricerca Embedded insurance: a proven consumer desire and business growth enabler (realizzata a fine 2021 da Companjon Research Centre e Dynata su un panel di oltre 5.000 persone in Europa) è emerso che rispettivamente il 69% e 68% di questi target di clientela prenderebbe in considerazione l’acquisto di una polizza assicurativa integrata rispetto al 58% dei Boomer. In testa, tra le motivazioni che spingono i giovani a scegliere questa nuova tipologia di assicurazioni, a pari merito con il 20% c’è la velocità nelle segnalazioni dei sinistri che possono essere inviate digitalmente e il risarcimento che verrà liquidato in poco tempo; seguono la facilità d’acquisto (17%) e il fatto che anche i rischi meno tradizionali possono essere coperte con queste polizze (sempre con il 17%).

Entrando nel dettaglio dello studio si nota come il 46% degli italiani (prima nazione in Europa davanti ai francesi con il 38% e agli spagnoli con il 36%) sia disposto a pagare fino al 15% in più per un’assicurazione integrata a fronte di avere un’alta qualità nel servizio offerto. “Allo stato attuale c’è spazio per potenziare le capacità digitali dei player assicurativi tradizionali e le aspettative dei partner digitali attraverso i quali vengono vendute queste nuove polizze embedded – analizza Luigi Alicante – Questo rappresenta un’enorme possibilità di business per tutte le startup del mondo insurtech pronte a diventare protagoniste di questo mercato altamente scalabile: grazie a tecnologie innovative saranno in grado di facilitare l’integrazione dell’offerta assicurativa e automatizzare i processi per offrire un’esperienza molto più fluida e agile che i consumatori non solo prediligono ma si aspettano. La sfida che attende queste nuove realtà riguarderà la conformità e la regolamentazione soprattutto in ottica di compliance dei dati, tema sempre molto delicato per il settore assicurativo”.

Sono i player OTT (Over The Top) a dettare le nuove regole: Tesla, Amazon, AirBnB sono state le prime aziende globali che si sono mosse per anticipare il mercato dell’embedded insurance abilitando la loro offerta con nuove tipologie di polizze assicurative. Vediamo allora quali saranno i 5 trend di questo settore nel 2023 secondo un’analisi condotta da Espresso Communication per Mia-Platform sulle principali testate internazionali:

● OMNI & INSTANT INSURANCE – Grazie alle tecnologie di embedded insurance oggi i consumatori sono in grado di gestire il rischio direttamente al momento dell’acquisto di un bene o un servizio. Dalla protezione di un ritardo per un volo, a un nuovo elettrodomestico fino all’animale domestico: tutto è assicurabile in pochi click e a un costo molto ridotto.

● PLATFORM ORCHESTRATOR – Nel nuovo panorama assicurativo integrato non ci sarà più spazio per i “primi violini” ma occorrerà lavorare come un’orchestra. Le compagnie assicurative selezioneranno i partner migliori (startup, VC, piattaforme cloud-based, acceleratori ecc.) per ottenere il massimo vantaggio competitivo in questo nuovo mercato e incontrare i bisogni dei clienti.

● HUMAN CENTRED EXPERIENCE – La grande quantità di dati e analytics a disposizione permetterà sempre di più una personalizzazione dell’offerta ai clienti. Vivere in un mondo digitale vuol dire essere abituati a standard di servizio differenti a quelli a cui il settore assicurativo è abituato con tempi di risposta immediati e polizze tailor made all’insegna della massima trasparenza.

● PEOPLE & TECH ALIGNMENT – Il settore assicurativo sta affrontando un cambiamento tecnologico rilevante con l’obiettivo di efficientare i processi e conquistare nuovi mercati. Questo comporta la necessità/capacità di fare leva su un mix vincente di risorse umane e tecnologiche oltre che su di un cambiamento culturale a cui molte compagnie stanno lavorando internamente.

● CLIMATE CHANGE INSURANCE – La crescente frequenza degli eventi meteorologici estremi ha portato l’attenzione sul rischio assicurativo collegato al cambiamento climatico. La tendenza per il futuro premierà quei player che saranno in grado di offrire polizze che possano garantire un impatto ambientale positivo.