
Per settimane, a fine febbraio, il panorama politico, giornalistico e intellettuale italiano è stato totalmente assorbito dal dibattito deflagrato dopo la rissa tra studenti di destra e di sinistra fuori dal Liceo Michelangiolo di Firenze. Sembrava quasi che l’Italia sarebbe dovuta sprofondare nello squadrismo da un momento all’altro e che solo una imponente levata di scudi democratica e antifascista avrebbe potuto salvare il Paese dall’apocalisse. Aldilà della ricostruzione dei fatti del 18 febbraio, già di per sé artefatta per veicolare un messaggio antigovernativo, ora che il bat-segnale si è spento, l’allarme fascismo è rientrato e i supereroi hanno riposto la calzamaglia nel cassetto, quella brutta storia di intolleranza a Firenze non è affatto terminata. Anzi, coi riflettori spenti, a continuare a pagare lo scotto di tanto livore sono rimasti gli incolpevoli.

La sorella di uno dei giovani di Azione Studentesca protagonisti della rissa, e…